Trent'anni fa ci lasciava Rocco Trento: il padre del Piano Sanitario della Calabria
Il Comune di Cariati ricorderà l'uomo, il politico e l'amministratore in un evento ad hoc in programma per il prossimo 12 dicembre al quale interverrà anche il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto
CARIATI – Dal primo Piano Sanitario della Calabria (promosso da Rocco Trento nel suo ruolo di assessore regionale alla sanità e rimasto in vigore sino al 2003) alla nuova programmazione regionale del 2023. È lungo questa linea temporale che il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto si confronterà con amministratori locali, sindaci e consiglieri regionali, a Cariati, il prossimo martedì 12 dicembre.
Ad annunciare l’evento è il Sindaco Cataldo Minò ricordando l’eredità preziosa lasciata dal politico e concittadino Trento prematuramente scomparso il 5 dicembre di 30 anni fa.
Coordinati da Marco Lefosse, direttore dell’Eco dello Jonio, dopo gli indirizzi di saluto del Primo Cittadino e l’introduzione di Mario Martina, esperto in programmazione sanitaria, all’evento ospitato dalle ore 18,30 al Teatro Comunale, interverrà anche il direttore generale dell’ASP di Cosenza Antonello Graziano.
Tutela della Salute: un Diritto, un Impegno. È, questo, il tema dell’evento che ripercorrerà le fasi dal primo piano sanitario ad oggi.
Chi era Rocco Trento? Nato a Cariati; avvocato; socialista sin dalla prima giovinezza, Rocco Trento viene eletto nel 1966 nel Consiglio comunale nelle fila della lista civica Tromba e nominato assessore. Nel 1975 si candida al Consiglio Provinciale di Cosenza, viene eletto Consigliere e poi nominato assessore al Bilancio della Provincia per il Partito Socialista Italiano, ruolo nel quale, tra l’altro, come ricordano ancora oggi molti funzionari dell’Amministrazione provinciale, risolve in maniera brillante il problema di diverse centinaia di lavoratori precari. Nel 1980 viene riconfermato Consigliere e riveste l’incarico di Vice Presidente della Provincia di Cosenza. Nel 1983, dopo aver condotto la Sinistra cariatese ad una vittoria storica, viene eletto Sindaco di Cariati, primo socialista dopo un quarantennio nel quale il governo cittadino è perlopiù rimasto appannaggio delle varie correnti della Democrazia cristiana. Nel 1985 viene eletto Consigliere regionale e viene nominato Vice presidente del Consiglio regionale. Nel Consiglio regionale della Calabria, senza dimenticare le altre realtà territoriali della Regione ove consegue sempre un forte consenso popolare, fa valere, come non è mai più avvenuto, la voce e le ragioni di un territorio da sempre discriminato come quello della fascia ionica cosentina, contribuendo in maniera determinante a costituirvi una rete istituzionale-amministrativa e politica di assoluto rilievo e a farvi confluire importanti investimenti pubblici, tanto che il Basso Jonio cosentino sembra, in quegli anni, finalmente uscire da un’atavica condizione di marginalità politica e di bacino di voti per i notabili cosentini. Nel 1988 gli viene conferito l’incarico di Assessore regionale alla Sanità. È fautore del primo Piano Sanitario della Calabria (rimasto in vigore sino al 2003), con il quale, ponendo in campo un’azione determinata, accorta e lungimirante, riduce le UU.SS.LL. fino ad un terzo di quelle preesistenti, tagliando drasticamente centri di potere clientelare e di spreco di danaro pubblico. Nel 1990 viene rieletto Consigliere regionale risultando il più votato di tutte le liste. È riconfermato Assessore alla Sanità e l’allora Ministro alla Sanità – con evidente segno di apprezzamento per il suo buon operato da Assessore - lo invita a far parte della Commissione nazionale per redigere il Piano Sanitario Nazionale. Nel 1992, passato il PSI all’opposizione, nel Consiglio regionale, lascia gli incarichi di Governo e viene nominato Capogruppo del Gruppo consiliare socialista e successivamente Coordinatore regionale del PSI.