Il Comune installa i "dossi dissuasori" e dall'opposizione tuonano: «Sono privi di ordinanza»
A Trebisacce, il gruppo "Insieme si può" punta il dito contro la maggioranza: «Questi dossi sono costati alla comunità ben 20mila euro»
TREBISACCE - I dossi dissuasori installati in città sono privi di ordinanza. Questa è la denuncia dell’opposizione cittadino di Trebisacce insieme si può. «Il 23 agosto – scrivono in una nota - attraverso formale richiesta di accesso agli atti il Gruppo “Insieme si Può”, attraverso i propri rappresentanti in seno al Consiglio comunale, richiedeva di prendere visione dell’ordinanza inerente alla posa in opera dei dossi dissuasori installati su alcune arterie cittadine».
Il giorno successivo a quanto riferito, secondo quanto riferito dalla minoranza, il Sindaco Alex Aurelio, a nome dell’intera Amministrazione Comunale preannunciava attraverso apposita nota stampa lo smontaggio, di una parte di questi a causa “del constato e già contestato non rispetto da parte degli uffici coinvolti delle procedure di legge previste”. «L’Amministrazione – sottolineano- si riservava la possibilità di adottare “azioni consequenziali a tutela delle norme e della stessa immagine istituzionale”. Fermo restando che come Gruppo siamo perfettamente d’accordo sul garantire la sicurezza urbana dei cittadini ma ciò che ci lascia basiti è pur sempre l’approssimazione con cui si muove questa Amministrazione. Non è minimamente concepibile installare dei dossi costati ben 20 mila euro senza alcuna ordinanza».
Secondo Trebisacce insieme si può si sta assistendo al solito scarica barile: «Per quanto si apprende dagli atti deliberativi pubblicati, pare che l'amministrazione stia provvedendo alla ricerca di una figura apicale per Comando di Polizia Locale per scorrimento di graduatoria di altro Ente. A questo punto vien da chiedersi, quali sono le ragioni che hanno determinato questa scelta ma soprattutto, attese le competenze della Comandante Donadio, la durata del servizio svolto, dei titoli culturali in suo possesso, cosa abbia impedito di operare una progressione verticale per come la legge consente? Questa Amministrazione, - concludono Antonio Aurelio e Domenica De Marco - ha considerato l’aggravio di spesa per questa scelta che sta perfezionando e che, quasi sicuramente esporrà l’Ente ad un contenzioso inevitabile data la disparità di trattamento. Dato il maggiore aggravio di spese, data l’assenza di motivazione alcuna in delibera, data la disparità di trattamento e il potenziale rischio di contenzioso, onde evitare segnalazioni alla giurisdizione contabile, invitiamo l’Amministrazione comunale a riflettere e trarre le dovute conseguenze».