Il giornalismo, la passione, l'impresa: quando a Rossano nacque la prima Tv privata calabrese
Correva l'anno 1974 quando Ignazio Sabatini e Gaetano Noce misero su il rivoluzionario progetto editoriale televisivo destinato a fare da "balia" alla nascente Telenorba e a realizzare il primo scoop televisivo non Rai della storia italiana
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal 1934, e, nel 1949, ci fu già una trasmissione sperimentale dalla Triennale di Milano presentata da Corrado, ma il servizio regolare cominciò soltanto dal 3 gennaio 1954, a cura della RAI, in bianco e nero.
I televisori accesi furono, il giorno di esordio, solamente ottantamila, e gli abbonati non superarono le ventimila unità intorno al febbraio del 1954, principalmente a causa degli alti costi del servizio: all'epoca il prezzo medio di un televisore, circa 450 000 lire (con l'inflazione oggi sarebbero 7 000 euro).
Le trasmissioni erano in bianco e nero ed esisteva solo un canale. Per avere un secondo canale RAI si è atteso fino al 4 novembre 1961 sempre in bianco e nero.
Solo dopo due anni di prove tecniche, e la trasmissione delle Olimpiadi di Montreal del 1976, il 1° febbraio 1977 la Rai iniziò a trasmettere a colori, anche se non in modo completo: molti programmi restarono in bianco e nero per qualche tempo.
Forse alcuni ricorderanno lo storico annuncio di Maria Giovanna Elmi del passaggio Rai alla televisione a colori. Annunciava così il costo del canone per chi aveva già una televisione a colori: 49.650 lire per l'intero anno o 23.960 per sei mesi.
La nascita della prima tv libera italiana è storicamente fatta coincidere con l’avvio delle trasmissioni via cavo di Telebiella di Giuseppe (Peppo) Sacchi, nel 1971-72, anche se qualcuno mette in dubbio questa data, affermando che questo primato appartiene a Telenapoli, che sarebbe nata addirittura nel 1966.
Una cosa è però certa ed inconfutabile. Tele Rossano è stata la prima televisione libera calabrese e sulla sua scia ne sono poi nate tante altre ed anche un imprenditore di fuori regione ha avuto l’intuizione che quella poteva essere un’avventura ricca di soddisfazioni. In tanti ricordano l’attuale proprietario di Telenorba, la TV di Bari, a Rossano per chiedere ad Ignazio Sabatini notizie e suggerimenti.
Nata per l’idea illuminata di due sognatori, amanti della propria terra come Ignazio Sabatini e Gaetano Noce, Tele Rossano prova a farsi largo in Città utilizzando il sistema via cavo. Di professione odontoiatra il primo ed insegnante e giornalista il secondo, si convinsero, a ragione, che la televisione poteva essere un ottimo mezzo per informare e creare cultura.
In sostanza, una fitta rete di cavi doveva portare le immagini nei televisori della città, iniziando prima dai negozi del centro.
La prima trasmissione avvenne nel novembre 1974 collegando via cavo tre televisori con un normale cavo di antenna alla distanza di 50 metri, poi 100, infine 200. Si piazzò un televisore sulla cosiddetta “casina” in piazza Steri mentre si radunava una folla di curiosi attenta a scoprire se l’esperimento sarebbe andato a buon fine.
Un applauso dei presenti, certificò la positività del progetto.
Subito dopo Sabatini e Noce, in tanti si sono avvicinati ed hanno cominciato a collaborare; Franco Curia, Bruno Cirò, Tonino Graziano, Cesare Passalacqua, Gerardo Smurra, Giuseppe Forciniti, Carlo Ramazzotti, Ernesto Paura, Giuseppe De Michele sono stati i primi a rendersi disponibili, così come tanti giovani hanno cominciato a fare da cameraman e da tecnici. I primi che vengono in mente sono Gino Madeo, Marco Bruno, Cesare Quadro, Vito Calarota, Antonio e Vittorio Campana ed altri.
Tantissimi altri si sono succeduti sia in studio che all’esterno dopo questi pionieri dell’informazione video. Sarebbe davvero impossibile ricordarsi di tutti.
Un vecchio grande magazzino viene ristrutturato per ospitare gli studi televisivi dell’emittente, in via Margherita 19, che all’inizio trasmetteva con un cavo e un amplificatore da un watt.
Nel febbraio 1976 Tele Rossano potenzia i propri impianti, e inizia la sua storia via etere, l’emittente, che irradia i suoi programmi dai canali uhf 42, 45, 50 e 60, ha alcuni contenziosi con il ministero delle Poste, deve subire due sequestri, ma con una sentenza del 1976 può finalmente operare, la sua area di copertura è la piana di Sibari.
Il palinsesto di Tele Rossano via etere propone un tg locale TLR NOTIZIE, rubriche sportive, film, telefilm, cartoni animati e rubriche di approfondimento.
Negli anni ’80 l’emittente trasferisce la propria sede in corso Garibaldi 185 e poi in via Vittorio Emanuele 1, sempre al Centro Storico ma successivamente sposta i propri studi in Contrada Oliveto.
Nell’era pioneristica di Tele Rossano tante e variegate le trasmissioni che si facevano seguire da numerosi spettatori. Lo sport era certamente molto seguito, ma anche trasmissioni di carattere culturale e religioso avevano il loro nutrito seguito.
Tele Rossano è ricordata sul numero uno di Millecanali per il primo scoop giornalistico di una tv privata: la notte di fine anno 1974 una tremenda bufera si abbatte sulla costa jonica, in particolare sul tratto Rossano-Corigliano, la troupe di Tele Rossano segue l’evento minuto per minuto. All’alba dell’uno gennaio sul posto della tragedia ci sono solo due cameraman di Tele Rossano.
Il servizio è sconvolgente, le immagini sono terribili e fanno vedere la catastrofe creata dalla bufera senza precedenti. La gente del circondario ne discute nelle strade e nei bar. Tele Rossano era diventata davvero una testata giornalistica attendibile.