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Record di attesa per un paziente in pronto soccorso: 11 giorni. Nuove storie di follia

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CORIGLIANO-ROSSANO - Nemmeno il tempo di "gioire" per la restituzione dell'elisoccorso all'avio superfice dell'Asp di Cosenza, che dall'ospedale spoke di Corigliano-Rossano, l'unico nel raggio di 80 km lungo la costa ionica, giungono le ormai solite, nefaste notizie. Disservizi e disagi a go-go. Anche oggi quando alle 16 in Pronto soccorso c'erano 35 persone in attesa.

Il presidio di primo intervento del "Giannettasio" è da giorni che continua a lavorare a singhiozzo, complice da un lato la ormai cronica carenza di personale e dall'altro l'arrivo di pazienti Covid che, in assenza di percorsi dedicati (forse questo è l'unico ospedale al mondo che dopo un anno e mezzo non è riuscito a mettere su un percorso dedicato al coronavirus degno di questo nome) rallenta l'accoglienza, il triage e, quindi, le cure. 

Intanto, sempre oggi, il pronto soccorso bizantino ha toccato un nuovo record. Un paziente si trova "parcheggiato" in Pronto soccorso da ben 11 giorni. Dallo scorso 9 agosto non si riesce a trovare una sistemazione ospedaliera all'uomo e i familiari sono giustamente andati in escandescenza chiedendo lumi sul perché, a distanza di quasi due settimane, un uomo non possa ricevere un diritto sancito dalla costituzione, quello di essere doverosamente curato.

Lo diciamo ancora una volta: è una condizione vergognosa. 

A tutto questo, poi, si aggiunge la storia di una ragazza che, appena ieri, carica di frustrazione, è dovuta tornare a casa con una colica renale in corso vedendosi dire, tra spallucce, che in ospedale non potevano fare nulla.

Proprio così, al "Giannettasio" - per detta degli stessi pazienti - non è più possibile curare nemmeno una colica renale. 

Ma non finisce qui. Già, perché il dramma continua anche nei paesi del territorio dove il servizio di Guardia medica continua ad essere centellinato. Molti centri, anche medio grandi come Crosia Mirto, continuano a rimanere privi del servizio medico pubblico nelle ore notturne. Sapete qual è la soluzione alternativa, suggerita dalla stessa Asp di Cosenza? Rivolgersi al 118 e quindi al Pronto soccorso... dove tutto è ormai al collasso.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.