Spoke Corigliano-Rossano, medici e infermieri sono ormai allo stremo: non ce la fanno più
Nei due pronto soccorso ormai si lavora anche con turni di 18 ore. E c’è chi pensa di attivare nel presidio di primo intervento anche un reparto di Medicina d’urgenza. Tutto questo mentre ci sono i soldi e non si fanno assunzioni di nuovo personale
CORIGLIANO-ROSSANO – Nel giorno in cui il Consiglio regionale si confronta con il commissario per la sanità in Calabria, Guido Longo, sulle misure adottare per far fronte all’emergenza pandemica in Calabria, si acutizza l’allarme negli ospedali: medici e personale sanitario sono esausti. Non ce la fanno più. Sono ridotti allo stremo.
Basti pensare che nei Pronto soccorso di Corigliano e Rossano, così come anche nelle postazioni del 118 del territorio, ci sono medici ed infermieri che fanno turni di 18 ore. Senza mai fermarsi. E questo compromettendo la qualità del servizio.
Il Governo, con il secondo decreto Calabria del novembre scorso, ha messo a disposizione della struttura commissariale della sanità Calabrese ben 12 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale. Ma la domanda che ormai tutti si pongono, addetti ai lavori e cittadini, è: quando queste assunzioni verranno fatte?
Ancora oggi, nel Pronto soccorso del “Giannettasio” di Rossano, destinato ormai solo a trattare i casi Covid, ed in quello del “Compagna” di Corigliano, dove arriva il flusso di tutte le altre emergenze, si lavora in condizioni d’allarme.
Si teme per la stessa salute degli operatori sanitari arrivati ad un limite di stress ormai non più sopportabile. È possibile continuare a “frijire i pisc cu’ l’acqua”. La risposta è una sola e scontata: No! Non si poteva prima dell’emergenza Covid, in uno stato di affanno perenne; figuriamoci se è possibile ora!
È possibile assistere 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 14 postazioni di terapia sub-intensiva da Covid, in costante riciclo di degenti, con 8 medici e 18 infermieri? È possibile assorbire tutta l’emergenza del territorio (che ha un’utenza di 200mila persone) con 10 infermieri e 5 medici?
Questo è l’organico dei due Pronto soccorso dello spoke di Corigliano-Rossano: 13 medici e 28 infermieri a fronte di una media accessi di oltre 80 pazienti al giorno (1 medico e 4 infermieri ogni 20 pazienti). Un numero esorbitante!
E c’è chi, in queste ore, sta anche pensando addirittura di istituire all’interno del Pronto soccorso Covid-19 di Rossano un reparto di Medicina d’urgenza. Con l’obiettivo, questa volta, di sfidare ogni legge della chimica: friggere non più con l’acqua ma con l’aria e senza il supporto di sofisticate apparecchiature!
Purtroppo si continua a parlare a vuoto, carichi – certo – di buoni propositi ma assolutamente privi di qualsiasi contenuto. Cosa si aspetti a fare nuove assunzioni di personale medico e sanitario nessuno lo sa. Ma a dire il vero nessuno lo comprende dato che i soldi per farlo ci sono. Tra l’altro, non dovrebbero nemmeno essere più un problema i tempi di espletazione delle procedure considerato che tutto l’iter di assunzione potrebbe essere bypassato dai poteri commissariali. A questo punto, allora, è obiettivamente lecito pensare che forse mancano competenze, capacità e volontà.