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Calabria di nuovo zona arancione: tra chi non riesce a vaccinarsi e chi vorrebbe commissariare il commissario

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CORIGLIANO-ROSSANO - La Calabria riserva sempre sorprese. Una regione che ha saputo fare del Covid l'emergenza massima, con il rischio di un'andata senza alcun ritorno. E già, perché nella punta dello stivale continuano ad accadere cose che sfuggono anche alla più lucida mente umana

Come, ad esempio, quell'incapacità a saper somministrare poco più di 25.500 dosi di vaccino ad altrettante persone in un periodo di tempo più o meno breve, nonostante tutti da mesi sapessero che sarebbe scattata l'ora X. Viene da chiedersi, cosa accadrà quando ci saranno dosi a sufficienza per tutta la popolazione? 

Ma non solo. Abbiamo fatto una figura barbina a reti unificate ed in eurovisioone perché a novembre scorso, dopo 9 mesi di pandemia, ancora non eravamo riusciti a varare un piano di emergenza covid. Ci è servito da lezione? Assolutamente no! Perché oggi, probabilmente, siamo l'unica regione al mondo a non aver applicato un protocollo di somministrazione delle vaccinazioni.

«L'inerzia a cui stiamo assistendo rischia di far sprofondare la Calabria in una situazione veramente difficile da un punto di vista dell'emergenza sanitaria. E non solo». A dirlo è il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione, che su come faccia l'apparato burocratico/sanitario calabrese ad avere un sussulto proprio non si da pace. E poco importa se in quel calderone di critiche ci finisce anche la sua parte politica che è con mani e piedi nella gestione del sistema sanità regionale. Guccione, da questo punto di vista è sempre stato coerente e integerrimo.

«C'è chi propone, addirittura, di commissariare il commissario» scandisce (forse in modo sarcastico) Carlo Guccione, che poi aggiunge: «la Calabria sembra abbandonata a sé stessa, senza un Piano vaccinale e senza un Piano di contrasto al Covid-19. I Pronto soccorso della Calabria - precisa - non hanno realizzato i percorsi dedicati ai malati Covid con Tac e radiologie dedicate, non esiste alcun tipo di organizzazione territoriale in grado di monitorare i contagiati attraverso un tracciamento efficace, i malati che non necessitano di cure ospedaliere non hanno la dovuta assistenza domiciliare. Le vaccinazioni continuano ad andare a rilento, con questi ritmi e con queste modalità rischiamo di impiegare anni per recuperare i ritardi e vaccinare tutti i soggetti che dovranno e vorranno farlo secondo il piano del Ministero».

E come dargli torto! Il problema è che il Governo Pd/M5S che doveva dare una sferzata di efficienza alla Calabria dopo la figuraccia rimediata con il malcapitato commissario Cotticelli, al momento sembra inerme

E i dati, come rilevato dallo stesso Guccione, sono oggettivi e impietosi: «fanno emergere, in maniera chiara, una inadempienza da parte di chi è preposto a realizzare e rendere operative tutte le misure necessarie a contrastare il Covid nella nostra regione. I giorni passano - dice il consigliere PD - i contagiati aumentano, così come le persone che rischiano di morire, ma dall'altra parte non è stato fatto nessun passo in avanti e si persevera la logica del  "tirare a campare". Spetta al Governo ora varare delle misure eccezionali per impedire che la Calabria arrivi, dal punto di vista dell'emergenza sanitaria, a un punto di non ritorno».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.