Anziani allettati, debilitati, disidratati, costretti a stare a letto per patologie varie o in seguito ad intervento chirurgico, o per patologie neurologiche gravi (ischemia cerebrale, ictus, morbo di Parchinson, ecc), sono questi i soggetti di cui si occupa il Coordinatore cittadino del Movimento Centro storico, Giorgio Luzzi, in una nota stampa dai contenuti abbastanza duri, soprattutto nei confronti di quella politica che dilapida fiumi di soldi pubblici che, invece, potrebbero essere destinati all’acquisto di materassi idonei ad evitare le piaghe da decubito negli anziani sottoposti ad interventi chirurgici e per questo costretti a letto, in special modo nei reparti a lunga degenza o nei reparti, tipo chirurgia o ortopedia. “Mi dispiace dirlo, non è mia intenzione creare allarmismi, - afferma Luzzi - il fatto è che molte volte non ricevono il trattamento idoneo, adatto, specializzato per prevenire le cosiddette piaghe da decubito, vuoi anche per la cronica assenza di semplici materassi atti a prevenire le piaghe, per non parlare dell’assenza di un qualcosa che possa chiamarsi cristianamente riabilitazione, eppure tutti ci avviamo a diventare anziani, anche i politici! Basterebbe applicare, oltre ai materassi idonei, la tecnica più diffusa e sicura, quella di girare di lato ogni due ore il malcapitato anziano, far prendere aria alla zona più esposta alla piaga, in più massaggiarla energicamente per fare affluire più sangue all’osso sacro, luogo predisposto per le piaghe da decubito. In poche parole, un’accurata assistenza durante il ricovero e poi l’allettamento dell’anziano. In special modo la mattina, quando il personale infermieristico, coadiuvato da quello ausiliario fa il cosiddetto giro letto, questi hanno il dovere morale, sociale ed umano, anche perchè vengono pagati per questo di attenersi scrupolosamente a queste semplice, ma efficaci pratiche che ne riducono drasticamente l’insorgenza delle piaghe da decubito. Non limitarsi, come molte volte ho visto fare al solo atto di aggiustare, di accarezzare le coperte, coprire l’ammalato o altre cose, tutte pratiche queste che non portano benefici alla patologia di cui l’anziano, l’ammalato soffre. Non è mia intenzione creare allarmismi, chiedo solo più umanità da parte degli operatori, e più attenzione da parte della dirigenza dell’ASP/CS, dei politici e dei primari di reparto”. (Fonte:La Provincia)