Il coordinamento “Comunità competente” consegnerà al Commissario per il Piano di rientro la proposta di riforma della sanità. Frutto di una campagna d’ascolto tra 25 soggetti che operano in Calabria
«Domani, mercoledì 7 agosto alle ore 11 presso la Cittadella della Regione Calabria una delegazione del coordinamento di “Comunità competente” consegnerà al Commissario per il Piano di rientro generale Cotticelli il documento “Linee Guida per una riforma della sanità in Calabria” che è stato elaborato in seguito a una campagna di ascolto di oltre 30 tappe, partita il 18 dicembre scorso con la presentazione del “Manuale per una Riforma della Sanità in Calabria” presso il Consiglio regionale che riteniamo sia la Casa dei Calabresi». Lo comunica una nota di Rubens Curia del Coordinamento. «Dopo un ampio confronto, 25 tra associazioni, fondazioni, forze sindacali, docenti universitari e innumerevoli cittadini – aggiunge – hanno sottoscritto un Documento che, senza spese aggiuntive per il Fondo sanitario regionale, potrà, finalmente, attuare una “Riforma organizzativa ed etica” che i calabresi attendono da oltre 15 anni. Abbiamo ritenuto, come “Comunità competente”, di non essere spettatori passivi, ma attori aperti al dialogo con tutte le forze politiche e sociali perché finalmente, anche in Calabria, l’articolo 32 della nostra Costituzione fosse realtà». «Con questo atteggiamento collaborativo – è detto ancora – abbiamo consegnato in Consiglio Regionale il 16 luglio al Presidente Irto le “Linee Guida” e il 7 agosto faremo lo stesso con il Generale Cotticelli che ringraziamo per l’attenzione posta verso di noi. Sappiamo, per esperienza, che il Sistema Sanità della nostra Regione è un mare in tempesta, ma temiamo maggiormente i “muri invisibili di gomma” che vogliono impedire il cambiamento».
"LE MISURE TAMPONE NON SALVERANNO LA NOSTRA SANITA'"
«Bisogna aver chiaro che – conclude la nota – le misure tampone non salveranno la nostra sanità, ma è necessario porre al centro del “sistema” la “medicina territoriale” che è stata “desertificata” e riportare la “Medicina Ospedaliera “alla sua “mission” originaria, dando, finalmente spazio alle “competenze”».
Fonte: Corriere della Calabria