Rossano, verde pubblico: si attende soluzione dopo interruzione presidio
Parlano i dodici ex lavoratori del verde pubblico di Rossano, che proprio ieri hanno sospeso il presidio di protesta pacifico iniziato circa dieci giorni fa.
"Dopo quasi dieci giorni - scrivono i lavoratori - di presidio ininterrotto, giorno e notte, dormendo in macchina e stando lontani dalle nostre famiglie, abbiamo deciso di interrompere il presidio civile tenuto in Piazza Ss. Anargiri, di fronte al municipio di Rossano, con l'impegno di una soluzione almeno temporanea che ci permetta di respirare e di tornare a curare il verde pubblico della città. Le ultime ore di presidio, ormai stanchi di attendere invano, abbiamo deciso di salire sul tetto di un palazzo municipale per gridare ancor più forte il nostro messaggio di disperazione. Dopo più di 15 anni al servizio della città, infatti, per le scelte discutibili di una amministrazione comunale, siamo stati sbattuti in mezzo alla strada, un fatto che oltre a mettere in enorme difficoltà le nostre famiglie (tutte monoreddito) ha reso la città palesemente sporca, con situazioni di grande disagio e pericolo sanitario, come tutti i cittadini stanno denunciando nelle ultime settimane".
SI TORNI A GESTIRE IL VERDE COME SERVIZIO STABILE
"Abbiamo ottenuto l'impegno, da parte del Commissario Prefettizio del Comune di Corigliano-Rossano e degli uffici competenti, di una soluzione tampone che ci permetta, per almeno 3 mesi, di tornare a prenderci cura del decoro urbano, e per questo abbiamo sospeso la nostra azione di sensibilizzazione e protesta. Ora però ci appelliamo affinché le soluzioni tampone (e le prese in giro che abbiamo subito precedentemente) cessino e si torni a gestire il servizio del verde pubblico come un servizio stabile, che eviti di creare ulteriori disoccupati e che tenga alto il decoro urbano come tradizionalmente è stato per la città, evitando anche di presentarsi durante i periodi festivi (specialmente alle porte dell'estate) con le vie della città in preda all'incuria ed alla sporcizia, con ripercussioni anche sul turismo".
CHIEDIAMO SOLTANTO DI RITORNARE A LAVORARE
"Noi non abbiamo protestato per chiedere di inventarsi un lavoro per noi, abbiamo protestato per farci tornare al lavoro che abbiamo curato per oltre 15 anni, ognuno con il proprio percorso. Ringraziamo nuovamente chi ci ha manifestato la sua vicinanza, a partire dal vescovo mons. Satriano che ci ha sostenuto in un momento molto difficile; l'ex consigliere Stasi che ci ha spesso manifestato solidarietà con la sua presenza ed il suo supporto; gli addetti dell'informazione che ci hanno dato voce ed i tanti cittadini del centro storico che hanno reso meno faticoso il nostro presidio. Speriamo di tornare presto a lavoro e di non essere mai più costretti a dover compiere gesti tanto disperati per un diritto sacrosanto e per un servizio che serve alla città".
comunicato stampa