Rossano, nasce l'associazione Concili@mo
La Conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura familiare sembra essere la nuova sfida di questo tempo. A questo proposito nasce la nuova Associazione di Promozione Sociale “Concili@mo”. La nuova realtà associativa nasce sulla base del lavoro svolto durante il progetto promosso dall’Associazione Sila Greca – Area Trionto, capofila comune Rossano, con i comuni di Crosia, Calopezzati, Cropalati e Paludi, “Strumenti per la Conciliazione nelle Aree Rurali”, attraverso l’ascolto e l’interlocuzione, mediante dei Focus Group con le istituzioni, mondo ecclesiale, associazioni e famiglie alfine di far emergere le esigenze della popolazione. L’associazione CONCILI@MO avrà sede in Piazza Amantea a Cropalati, in dei locali gentilmente offerti dall’amministrazione comunale. A guidare l’associazione per il suo primo biennio di attività sarà il neo Presidente Francesco Maria MADEO, coadiuvato dalla Vice Presidente Stefania SCHIAVELLI, dal Segretario Isabella Pia LABONIA e dal tesoriere Fabio CAMPANA. “Concili@mo” è un’associazione dinamica e polivalente che conta al suo interno un organico composto da professionisti in diversi settori. L’associazione ha come scopo quello di promuovere condizioni che favoriscano la conciliazione tra esigenze lavorative e bisogni di cura familiare attivando forme di cooperazione sociale e/o mutuo aiuto. Attivare programmi socio-educativi con interventi rivolti a persone svantaggiate. Promuovere il territorio valorizzando le risorse locali. Tra le Attività prevalenti: promuovere servizio di mediazione familiare, fornire assistenza tecnica ad enti pubblici e privati, promuovere azioni di inclusione sociale con particolare riferimento alle aree rurali a rischio spopolamento. L’intervento intende proporre e sostenere, nell’area interessata, la sperimentazione di un modello di welfare per la conciliazione fondato su una logica di relazionalità, condivisione e reciprocità che partano dal cuore stesso della società civile. Obiettivo generale dell’intervento è rimuovere le condizioni che impediscono la possibilità di conciliare in maniera armonica le esigenze lavorative con i bisogni di cura familiari, a partire dalla valorizzazione delle relazioni sociali e di scambio e reciprocità, tipiche dei contesti rurali.