In risposta alla richiesta di convocazione in Prefettura di Cosenza da parte dell'Amministrazione comunale, i consiglieri comunali Flavio Stasi, Tonino Caracciolo, Marinella Grillo e Achiropita Titti Scorza hanno inteso inviare una una missiva al Prefetto Gianfranco Tomao. Precisando che la richiesta di audizione - si legge nel comunicato stampa - è funzionale semplicemente ad esplicitare, anche mediante una corposa documentazione, una serie di presunte anomalie che in questi mesi riteniamo si siano perpetrate nell'Amministrazione Comunale di Rossano ed in assenza di riscontri a nostre formali richieste al Sindaco ed al Segretario Generale. Con il massimo rispetto per l'istituzione prefettizia, riteniamo di avere il diritto di relazionare autonomamente e serenamente rispetto a quanto abbiamo rilevato. E che, anzi, questo sia uno dei compiti delegati ad un Consigliere Comunale da parte dei cittadini: quello di vigilare sull'operato dell'Amministrazione Comunale nelle sue diverse componenti, tanto politiche quanto amministrative. Non vogliamo, dunque, che la nostra audizione diventi teatro di assurdi contraddittori da farsi in sede istituzionale e certamente sterili ed immotivati. Soprattutto dal momento in cui intendiamo tra l'altro, sottolineare la profonda incompatibilità di ruoli tra chi dovrebbe essere controllato e chi dovrebbe invece svolgere il delicato compito di controllore.
MINORANZE ROSSANO: SICURI CHE IL PREFETTO ACCOGLIERA' LA NOSTRA RICHIESTA
E del resto, l'ansia malcelata scaturita a seguito della nostra richiesta di audizione al Prefetto ed all'Autorità Anticorruzione, anche con l'ennesimo comunicato imbarazzante da parte dell'Amministrazione, non fa che confermare una scarsa predisposizione ad essere “controllati” nel proprio operato amministrativo. Ci sfugge il perché le Istituzioni, che avrebbero operato nella massima correttezza dovrebbero affrettarsi nel rincorrerci presso ogni ufficio al quale chiediamo audizione, tuttavia intendiamo rasserenare gli animi di tutti: siamo certi che i nostri legittimi rilievi, ribattezzati “lagnanze infondate” dall'Amministrazione, dopo essere stati serenamente esposti alle Autorità chiamate in causa, saranno tranquillamente approfonditi nei tempi e nei modi più opportuni per come i cittadini reclamano. Siamo certi dunque che il Signor Prefetto accoglierà la nostra richiesta di un incontro a noi riservato e che questa come altre azioni non facciano altro che favorire il perseguimento dì uno scopo che riteniamo dovrebbe essere comune a tutti, a prescindere dai ruoli e dglia schieramenti: il corretto funzionamento delle istituzioni.