Che il
FAI (Fondo Ambiente Italiano) potesse scegliere anche
Rossano tra i mille luoghi aperti per queste
Giornate di Primavera non era impossibile. Ma neppure scontato. Rossano è bella. E lo sappiamo. È accogliente. È elegante. Il problema, forse, è che è ancora poco conosciuta. Ma per colmare questa gap si sta lavorando. A Palazzo Chigi, nel giorno della presentazione della due giorni FAI, Rossano è stata presentata, davanti al Presidente del Consiglio Gentiloni, al
Sindaco Stefano Mascaro e giornalisti provenienti da tutto il mondo, come
"Terra dell'armonia". Non a caso. Stamattina, finalmente, l'avvio della due giorni che porterà la perla bizantina del Sud Italia a essere scoperta e conosciuta nei suoi tesori più preziosi.
Soddisfatto il Sindaco Mascaro, per un avvio all'insegna della qualità: "Abbiamo tutte le carte in regola per puntare ad attrarre il turismo nazionale e internazionale. Niente di meglio di queste due bellissime giornate. Per le quali diciamo grazie al FAI per averci scelto". Ma è giusto che il merito di questa grandissima opportunità di conoscenza mediatica vada anche a chi, come proprio Mascaro, ha quella rete di contatti e conoscenze a livello nazionale che hanno fatto si che tutto questo si potesse verificare.
È UN INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE
Al Primo cittadino, reduce da una bellissima intervista di sette minuti andata in onda ieri su
Isoradio (il canale radiofonico Rai diffuso su tutta la rete autostradale nazionale) e del quale ascolteremo un'altra intervista stasera nel
Tg1 delle 20, abbiamo chiesto le prime impressioni su questa prima giornata. Che sta trascorrendo con un gran bel risultato:
un turismo di qualità si affaccia su Rossano. "È un
investimento a lungo termine - dice Mascaro -, una grande rete che abbiamo buttato e da cui tra un po' di tempo inizieremo a cogliere i primi frutti. Puntiamo a un
turismo vero, fatto di persone che scelgono Rossano per visitarla, non per ritornare a trovare i parenti. L'occasione presentataci è unica: Rossano non è solo centro storico, non solo museo della liquirizia Amarelli, seppur da soli questi due fattori riescono a estasiare il visitatore. Puntiamo a far conoscere la nostra città per tutte le bellezze che possiede. Quindi, i beni culturali,
il mare, che è la nostra vera grande ricchezza, ma anche l'agricoltura con i suoi prodotti unici come l'olio, gli agrumi, la nostra montagna. Questa delle Giornate di Primavera del FAI - conclude Mascaro - è una grande opportunità. I risultati magari non li vedremo nell'immediato, ma abbiamo iniziato un percorso che ci porterà molto lontano e grazie al quale Rossano si candida, finalmente, a essere riconosciuta come una perla del Mediterraneo".
PERFETTA L'ORGANIZZAZIONE: I 100 PICCOLI CICERONI LA VERA SORPRESA
Punto di ritrovo per il giro dei luoghi da visitare il rinnovato
Museo Diocesano. Qui la
delegazione provinciale del FAI, guidata dal Presidente
Laura Carratelli, accoglie i visitatori. Quindi il benvenuto da parte dei primi
"ciceroni" del Liceo classico e artistico "San Nilo". Sorprendenti: per la loro preparazione e l'accoglienza riservata. Si tratta di cento studenti del 3° e 4° anno, formati dalla
professoressa Rossi e dal
professor Filareto. Giovani che hanno accolto i visitatori al Museo, spiegando con precisione ogni aspetto relativo al prezioso
Codex e agli altri tesori del
Museo stesso. Poi nella
Cattedrale dell'Achiropìta, nella chiestetta della
Panaghia,
palazzo Labonia e il
Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli". Le giovani guide hanno saputo esporre quanto imparato in poco più di un mese di formazione. Puntare sul turismo di qualità, quindi, è possibile. Il segreto? Lo studio, la programmazione, la formazione. La materia prima c'è. La
rete di rapporti istituzionali, grazie al Sindaco Mascaro, anche. Non ci resta che crederci. Il percorso avviato ci dice che siamo sulla buona strada. Ma non dobbiamo arretrare di un solo millimetro. Lo merita questa città, questo territorio, i nostri giovani. Domani seconda e ultima Giornata. Dalle 10:30 fino al pomeriggio. Ottima occasione per gustare anche i piatti tipici della cucina bizantina nelle trattorie del centro storico.