Le farneticazioni della minoranza e di qualche ex amministratore, il cui operato è stato bocciato sonoramente dall’elettorato, offendono l’intelligenza dei cittadini. Il Comune di Rossano, proprio grazie al lavoro che sta compiendo il Governo Antoniotti sin dal suo insediamento nel risanamento dei conti pubblici, non è in dissesto. Non lo diciamo noi. Lo dicono i numeri e lo ha ratificato in modo ufficiale anche l’organo di supervisione dei Revisori dei conti che ha espresso parere favorevole sull’approvazione del Consuntivo 2014. Insomma, ancora una volta, rimaniamo allibiti per l’ennesima uscita, del tutto fuori luogo, dei rappresentanti consiliari del Centro sinistra, figli di quel modo di gestire l’Ente che aveva creato una voragine, un vero e proprio buco nero, nelle casse comunali, pronti a polemizzare sul nulla, ma attenti a non dire nemmeno una parola sui disastri del Governo nazionale che sta mettendo in ginocchio i Comuni italiani. Dunque, siamo soddisfatti dell’esito dell’ultima Assise civica che ha approvato il rendiconto finanziario e che, tra l’altro, ha fatto registrare le attese quanto giuste dimissioni da presidente della Commissione urbanistica del capogruppo di Fratelli d’Italia, oggi all’opposizione. Ad intervenire sulle
polemiche sollevate dai gruppi consiliari di minoranza, a seguito dell’ultima
seduta del Consiglio comunale dello scorso mercoledì 29 aprile durante la quale
è stato approvato il Conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2014, è il
capogruppo di Forza Italia, Adele Olivo. Ancora una volta abbiamo
approvato un consuntivo di sacrificio. Ancora una volta – ribadisce
Olivo – abbiamo dovuto
far quadrare i conti per gestire una Città che rispetto a cinque anni fa ha subito un
taglio di trasferimenti dell’oltre il 60percento e che nonostante tutto si è assunta il
carico di onorare i debiti del passato. Quelli per i quali è stata battuta cassa nel 2014 ammontano a circa un milione di euro:
700mila euro per chiudere un contenzioso sorto nel ’93 e oltre
300mila euro per un passivo maturato tra il 2006 ed il 2011 nella vertenza dell’ex Sibaritide spa, rateizzato
e mai pagato dalla precedente gestione Centro sinistra. Di cosa parlano
Micciullo,
Marino,
Graziano e
Trento? Su cosa fondano la polemica? Sul nulla. Del resto, capiamo che anche per loro le elezioni sono vicine ed il fatto di ritrovarsi
fintamente uniti, legati probabilmente da soli interessi elettorali e di propaganda, è un modo per farsi notare dai cittadini. Gli stessi che hanno capito, già dal 2011, le
sciagure partorite dall’Amministrazione di Centro sinistra. Sono rimasti loro, in solitaria, insieme all’ex sindaco, gli unici a difendere ostinatamente – prosegue
Olivo - quel non-modello di gestione della cosa pubblica. Sul
consuntivo 2014, la cui approvazione è stata
ratificata dal parere favorevole dei Revisori dei conti (sicuramente non un organo amico dell’Esecutivo Antoniotti), abbiamo delle certezze inconfutabili:
abbiamo abbattuto di gran lunga l’anticipazione di cassa e abbiamo rispettato i parametri deficitari così come il patto di stabilità, adottando
scelte politiche forti e coraggiose, che hanno portato anche al
l’esenzione della Tasi. L’ennesima
tassa truffa, inserita dal
Governo Renzi, amico del Centro sinistra locale, che è stata
azzerata volutamente per non gravare sulla prima casa. Ecco perché – scandisce ancora il
Capogruppo di FI - ci sarebbe piaciuto conoscere la posizione degli amici dell’opposizione sulle
politiche finanziarie nazionali che hanno tagliato i trasferimenti ai Comuni e che hanno svuotato le casse dei fondi per i servizi sociali del Meridione. Non lo diciamo noi, ma
Pietro Fassino, presidente nazionale dell’Anci nonché figura di spicco nazionale del Pd.
Ma agli amici consiglieri di minoranza questo non interessa. E sappiamo anche il perché! In quanto continuano a vivere, per loro fortuna, in
una Città governata, con il cuore e con la testa, dalla politica del fare. Quella stessa classe politica che ha il merito di
non aver tagliato un centesimo, nonostante le difficoltà,
sui servizi al cittadino, sugli
anziani, sui
disabili, sui
bambini. Ed è per questo – chiarisce il consigliere forzista - che
i quattro cavalieri, reduci dell’apocalisse amministrativa del centrosinistra, continuano, senza vergogna, a
mistificare tutto e a farneticare su tutto. Insomma, il
sì espresso dal gruppo consiliare di Forza Italia e dalla maggioranzaall’approvazione del conto consuntivo, è stato
convinto e motivato non solo per la costante condivisione del metodo di gestione approntato dall’Esecutivo Antoniotti ma anche perché siamo sicuri
che tecnicamente non c’era modo migliore di gestire le casse dell’Ente. Consapevoli, come siamo, che per governare Rossano serve innanzitutto
correttezza e buonsenso, non solo da parte di chi amministra ma anche di chi è chiamato a svolgere un ruolo di positiva opposizione e di critica. E, a proposito – aggiunge la
Olivo – a nome del gruppo di Forza Italia,
condivido a pieno, anche alla luce delle
chiare, stringenti ed inequivocabili obiezioni mosse dai colleghi Lorenzo Antonelli e Stefano Mascaro, la
decisione comunicata all’Assemblea dal capogruppo di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, di voler dimettersi da presidente della Commissione urbanistica. Una decisione saggia – conclude il massimo rappresentante consiliare di Forza Italia – che coincide con la scelta dello stesso Rapani, assunta più di un anno addietro, di volersi porre in opposizione rispetto a questa Amministrazione comunale. Probabilmente è stata una
determinazione maturata in ritardo, ma comunque assunta sulla scorta di un’ormai oggettiva incompatibilità di ruoli.