Operai indotto
centrale Enel di Rossano in agitazione. Gli avevano promesso un contratto di lavoro a tempo indeterminato, invece si ritrovano con l'ennesima promessa di un contratto a tempo determinato. Da stamattina
cinque lavoratori della
S.A.I.T. Spa e di altre ditte hanno incrociato le braccia in quanto sia l'Enel che l'azienda che ha preso l'appalto per la scoibentazione delle sezioni 3 e 4 non hanno mantenuto gli impegni presi il
9 marzo del 2016. E cioé, dopo due contratti di lavoro a tempo determinato di sei mesi, la trasformazione degli stessi in contratti a tempo determinato. Gli operai della SAIT lavoravano prima con la Società Speranza. Messi poi in esubero e acquisiti dalla SAIT.
QUELLA VALUTAZIONE DELLA SAIT MAI AVVENUTA
Alla scadenza dei contratti a tempo determinato, la SAIT avrebbe dovuto, previo positiva
"valutazione" aziendale sulla base della "
condotta lavorativa e della capacità produttiva espressa dai cinque lavoratori nei sei mesi". Ma tale valutazione non è stata mai fatta. O se è stata fatta non è stata comunicata ai diretti interessati né tantomeno alle parti sociali firmatarie di quell'accordo (CGIL e UILTEC).
ENEL E AZIENDE D'ACCORDO A ASSUMERE TRASFERTISTI. QUALE IL VERO MOTIVO?
La
SAIT ha 25 lavoratori all'interno della centrale. Di cui 12 trasfertisti e 13 locali. La PERNA, altra società che opera allo smantellamento, 4 locali e 16 trasfertisti. Le ditte che prendono gli appalti preferiscono assumere personale non della zona. Per quale motivo? In centrale stanno prestando attività lavorativa anche
cittadini non italiani. Che magari si accontentano anche di un contratto a tempo determinato per poi essere spostati facilmente in qualsiasi altra parte d'Italia e non solo.
I locali, invece, "danno fastidio". In quanto vorrebbero un contratto a tempo indeterminato. Sta di fatto, comunque, che Enel e SAIT non stanno ottemperanda agli impegni assunti un anno fa. Tra il silenzio assordante di chi dovrebbe intervenire e non lo fa.