Un “allarme” lanciato dai consiglieri comunali di maggioranza, Alessia Alboresi e Maria Salimbeni «Manca meno di una settimana al voto per le elezioni nella regione più marginale e commissariata d’Europa. Ciononostante, il dibattito politico e mediatico sembra concentrato solo ed esclusivamente sui nomi e sugli eventuali futuri ruoli dei candidati dei vari schieramenti, senza alcuna visione strategica e chiara. Il disorientamento e lo scoramento dei cittadini è palese e temiamo che, ancora una volta, il partito dell’astensionismo sarà il più votato». È, questa, la preoccupazione di cui si fanno interpreti le consiglieri comunali di Corigliano-Rossano
Alessia Alboresi e
Maria Salimbeni che lasciano le loro considerazioni rispetto alle prossime consultazione regionali ad un comunicato stampa, portando ad esempio come contraltare il caso Corigliano-Rossano che di recente «ha ribaltato – dicono - tutti i luoghi comuni della politica tradizionale e in cui i cittadini hanno premiato un progetto politico chiaro e rivoluzionario». «È fuor di dubbio – proseguono – che per provenienza e appartenenza politica, ci rivolgiamo ancora una volta al centro-sinistra ma, naturalmente, l’invito a palesare la propria proposta di governo vale per tutte le forze in campo. Non è più tempo di miopie politiche attraverso le quali si continua a portare avanti campagne elettorali giocate solamente ed esclusivamente su calcoli territoriali legati a questo o a quell’altro nominativo; le sorti dei territori sono altamente interconnesse e questa è l’epoca in cui o ci si salva tutti, o si affonda tutti». Poi, la conta dei giovani emigrati «ogni anno quasi cinquantamila persone per lo più giovani» e la necessità di «una svolta». Le soluzioni? «Il riordino del servizio di gestione dei rifiuti. Gli ATO – sostengono le due Consigliere comunali - sono un ibrido incapace di operare e sul quale viene scaricata tutta la responsabilità delle non scelte operate, dell’inefficienza dei servizi e di vent'anni di governi regionali e nazionali fallimentari (i commissari erano scelti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri). Scaricare sui Comuni – questa la precisazione - significa scaricare direttamente sui cittadini e ciò non è più ammissibile». E, ancora, c’è il tema scottante delle autonomie regionali che «apre uno scenario – dicono - in cui è possibile tracciare le linee per un nuovo meridionalismo che ci veda finalmente capaci guidare le dinamiche economiche e di sviluppo locale, senza subire iniziative pensate e funzionali solo ad altri territori… il finanziamento delle materie oggetto di attribuzione alle regioni sono i capisaldi racchiusi nel documento elaborato dal Ministro Boccia e presentato alle regioni e che ridefinirà la possibilità di incidere su materie importantissime con delle conseguenze epocali sulla vita di ogni singolo cittadino, in primo luogo, in materia di sanità». «Su queste ed altre tematiche, quali la nuova programmazione dei fondi comunitari, si aprono – aggiungono
Alboresi e
Salimbeni – nuovi scenari e prospettive per la nostra regione sui quali Corigliano-Rossano vuole assolutamente dire la sua e per le quali chiede proposte chiare. Inevitabilmente – qui la chiosa finale - l’Amministrazione Comunale, da parte sua, è chiamata a serrare le fila per rendere ancora più incisiva la sua azione e il suo modello di governo se vuole candidarsi quale terza città della Calabria, ad essere trainante sulle tante questioni non più procrastinabili per il destino dei calabresi».