11 ore fa:Degrado SP187, si "svegliano" gli ambientalisti di Azzurro Mare
14 ore fa:Verdiana «indossa l'identità della Calabria» e diventa testimonial d’eccezione di Mid Pop Design
11 ore fa:A Co-Ro il raduno nazionale delle mitiche Vespe Piaggio
14 ore fa:Spezzano Albanese piegata da una drammatica emergenza idrica: «Vogliamo misure immediate»
12 ore fa:«Alcuni argomenti non meritano miserie politico-istituzionali ma lavoro congiunto»
1 ora fa:A Oriolo scoppia il "caso Visititaly", l'opposizione: «Il Comune è stato selezionato o ha sborsato soldi?»
12 ore fa:Parte il CoRo Summer Fest, ecco gli eventi di questa settimana
8 minuti fa:La Presidente Succurro a Malta per promuovere la Sila
13 ore fa:Domani a Co-Ro Chiara Francini presenta il suo romanzo "Le querce non fanno limoni"
13 ore fa:Operatori sanitari aggrediti, Tavernise (M5s) deposita una proposta di legge per garantire sicurezza e dignità a chi cura

Prosegue il disinsabbiamento dello Stombi ma i Laghi di Sibari restano inaccessibili

1 minuti di lettura
Proseguono i lavori di disinsabbiamento dello Stombi ma manca ancora una data ufficiale di riapertura. L’intervento era ripreso proprio a inizio settimana con l’obiettivo di arrivare ad avere una profondità del fondale pari a circa tre metri per permettere anche alle barche a vela di uscire dai Laghi di Sibari senza rischiare che si incaglino. Dopo aver saputo che la società appaltatrice dei lavori di pulizia della foce del canale degli Stombi aveva sbaraccato, infatti, in molti avevano pensato che, finalmente e come previsto dall’ultimo affidamento dei lavori firmato dal Comune, la navigabilità fosse di nuovo garantita. «Purtroppo, invece – avevano lamentato alcuni di loro – abbiamo appurato che così non è, infatti il pescaggio minimo per permettere il passaggio di un’imbarcazione a vela non è stato raggiunto. Chiediamo qua e là e veniamo a sapere che i concordati settemila metri cubi da sgomberare pattuiti sono stati abbondantemente superati per sopravvenute mareggiate che hanno provocato ulteriore accumulo di sabbia, si parla di più di 20mila tonnellate sgomberate e quindi riteniamo ci sia stato un aumento anche dei costi rispetto alla cifra iniziale di 34mila Euro». Era già emerso, però, che l’Ente stesse cercando una via alternativa per “sfondare” l’ulteriore muro di sabbia che è posto a un metro e trenta di profondità (che garantisce la navigabilità alle sole barche a motore o con un pescaggio poco profondo) e consenta finalmente l’uscita in mare aperto a tutte le tipologie di natanti presenti all’interno del bacino. La stessa impresa che aveva svolto la prima parte dell’intervento a ripreso i lavori dopo un tavolo al quale ha preso parte anche la Capitaneria di Porto di Corigliano. Allo stesso tempo si stanno completando anche le operazioni per mettere in funzione della draga acquistata lo scorso anno con i fondi regionali che servirà a ripulire il fondale e tenere il lembo di mare pulito evitando insabbiamenti ad ogni mareggiata. L’operazione di disinsabbiamento, dunque, pare essere a buon punto. Manca, però, una data di riapertura del canale alla navigabilità mentre l’estate è già iniziata da un pezzo. Nulla di nuovo, dunque, sotto al sole anche per l’anno domini 2020 rispetto a quelli precedenti. di Giovanni Belcampo
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.