S’è tenuta stamattina, presso la sala meeting dell’azienda ortofrutticola Gallo, la conferenza stampa di presentazione del progetto
Corissano Volley, che vede unite le due realtà pallavolistiche di Corigliano e Rossano sotto un’unica denominazione per quel che riguarda i settori giovanili e i tornei minori. Un passo significativo, quello compiuto dai due club, perché va nella direzione di unire le energie tra i due territori e promuovere – precorrendo i tempi della stessa politica – l’unione dei Comuni nel più ampio progetto dell’Area Urbana. Sono infatti centinaia i giovani e le giovani leve dello sport locale che adesso praticano la pallavolo e crescono sotto la guida del nuovo sodalizio Corissano Volley, frutto delle esperienze e delle specificità di due club importanti per storia e blasone come la
Ecoross Pallavolo Rossano e la
Caffè Aiello Corigliano Volley. Presenti alla conferenza stampa - coordinata dal giornalista Matteo Monte - c’erano il presidente del club bizantino,
Guglielmo Labonia, quello del club rossonero coriglianese,
Natalino Gallo, il direttore sportivo della Caffè Aiello,
Pino de Patto, il dirigente rossonero
Alessandro Sosto e l’assessore allo sport del Comune di Rossano,
Giandomenico Federico. Da registrare l’assenza eclatante dell’amministrazione di Corigliano che, invitata a partecipare, non ha fatto arrivare all'importante appuntamento alcun rappresentante. «L’unione avvenuta tra i due club di pallavolo è un punto di partenza al livello sportivo. C’è fusione di intenti e di obiettivi, poiché a mio parere insieme si vince – ha sentenziato l’assessore Federico -.Complimenti a imprenditori e dirigenti che spingono queste iniziative. Come amministratore rossanese, dico che noi vogliamo promuovere tutto ciò che aggrega e porta avanti i principi dello sport. Anche se ci sono mille difficoltà, ma va bene così». Su toni simili Labonia: «Speriamo che si vada avanti sempre su questa strada perché c'è grande entusiasmo. Da tempo si parlava di un progetto più grande insieme a Corigliano e finalmente ora siamo partiti concretamente. Ciò ci rende felici». Soddisfatto anche chi, in casa Caffè Aiello, da tempo sostiene i progetti legati ai giovani, ossia Natalino Gallo: «I giovani cominciano a vedere il territorio come un'unica realtà, questo è un valore aggiunto di ciò che stiamo realizzando. Chi tra i ragazzi ruota attorno a Corissano Volley farà poi parte, un domani, della classe dirigenziale del nostro territorio, per cui è importante che i ragazzi crescano senza divisioni e sotto uno spirito sinergico, di collaborazione e cooperazione. Poi c'è la squadra, il campo – ha aggiunto Gallo -. I ragazzi vogliono giocare, divertirsi e anche vincere. Per cui è importante l'aspetto tecnico legato alla pallavolo in sé. Sociale, sport e aggregazione diventano quindi concetti collegati a doppio filo». Felice dell’avvenuta fusione sportiva anche Sosto: «I settori giovanili oggi uniti tra Corigliano e Rossano creano una realtà già solida, basata su centinaia di giovani e formata da club che vogliono dare il massimo. La crescita umana e sportiva per i ragazzi è quello che più ci preme. Perché magari, accanto alla mission di formare gli uomini di domani, verrà fuori anche qualche nuovo talento sportivo. E da ciò ne deriva vantaggio per tutti, sotto ogni punto di vista». La volontà dell’aver voluto portare avanti il progetto è stata anche rimarcata da De Patto: «Abbiamo realizzato qualcosa che tanto ha voluto anche il co-presidente Gallo e, allo stesso modo, tanto è stato anche il supporto da parte rossanese, specie in fase embrionale con Lavia, Pulignano e gli altri che hanno caldeggiato l'iniziativa. Quest’anno riproporremo anche "E’ tempo di volley", ad oggi abbiamo circa 1500 studenti, il progetto s’è allargato. Per cui abbiamo bisogno di imprenditori sensibili che vogliano seguirci e necessitiamo di strutture, perché quelle che ci sono poche e a volte anche inadatte». Passaggio finale che Gallo dedica all’assenza dell’amministrazione comunale coriglianese: «Non è venuto nessuno dal Comune di Corigliano? Evidentemente non credono nel progetto. O magari sono presi da altre situazioni sportive. Ma un vero sportivo, che tiene allo sport, non dovrebbe fare preferenze. Tra l’altro come amministrazione presenziano ovunque… tranne da noi. E’ una situazione dai toni amari, ma di contro noi siamo felici per quello che facciamo e quindi andiamo avanti, perché stiamo facendo bene e vogliamo fare ancora meglio per il futuro».