"Per la Rinascita di Longobucco" attacca l'amministrazione: «Inaugurazione del Palazzetto? Miracolo elettorale»
«Una cerimonia a cui il Sindaco e l’Assessore firmatari delle partecipazioni all’evento, hanno ritenuto di non invitare i Sindaci del comprensorio, i Consiglieri Comunali di minoranza e nemmeno la cittadinanza»

LONGOBUCCO - «Ebbene sì, per far tagliare il nastro di un’opera pubblica all’Amministrazione Pirillo è servita una miracolosa coincidenza: le elezioni regionali e la Presidente della Provincia candidata al Consiglio Regionale!». Lo dichiara in una nota il gruppo consiliare di opposizione "Per la Rinascita di Longobucco" che contesta l'operato dell'Amministrazione.
«In 8 lunghi anni di torpore politico ed amministrativo - dichiarano - la Giunta Pirillo non ha mosso un solo dito per completare il Palazzetto dello sport a cui mancavano solo gli infissi, quando poi (per miracolo) arriviamo ad assistere improvvisamente all’inaugurazione dello stesso organizzata in stile carbonaro con il solo scopo di registrare un video nel mentre si taglia il nastro e confezionare uno spot elettorale in vista delle imminenti elezioni regionali. Una cerimonia di inaugurazione a cui il Sindaco e l’Assessore firmatari delle partecipazioni all’evento, hanno ritenuto di non invitare i Sindaci del comprensorio, i Consiglieri Comunali di minoranza e nemmeno la cittadinanza».
«Evidentemente troppo sarebbe stato l’imbarazzo, così come alto il rischio di essere sbugiardati in diretta nel corso della registrazione del patinato video: questa messinscena conferma come, in verità, si continui a governare solo per i propri interessi e di quelli della propria parte politica. Un comportamento quest’ultimo che evidenzia ancora una volta l’incapacità di questa Amministrazione di garantire alla propria comunità equilibrio ed equità nelle scelte. Scarne e insignificanti le dichiarazioni rese davanti alle telecamere e sui social dal Sindaco e dal suo “assessore agli infissi” che, come loro solito, omettono di raccontare la verità sulla realizzazione di un’opera in cui il loro ruolo è stato quello di metterci il cappello con la cerimonia del taglio del nastro».
«Un’opera figlia dell’Amministrazione De Simone, costruita dall’Amministrazione Stasi, finanziata dall’Amministrazione Provinciale Oliverio e dall’Istituto del Credito Sportivo, e che la Giunta Pirillo ha lasciato nell’abbandono e nel degrado totale per ben lunghi 8 anni, fino alla coincidenza miracolosa suddetta».
«Esprimiamo comunque - concludono - il nostro compiacimento per un’opera che viene consegnata alla comunità, ci auguriamo che per attivare le utenze di acqua ed energia elettrica non passi troppo tempo e auspichiamo che sia garantita una gestione aperta, inclusiva e trasparente. Era doveroso da parte nostra raccontare la verità, tutto il resto è la solita propaganda che tanto ci ricorda la storia del signore dei cappelli».