1 ora fa:Cassano, ArticoloVentuno propone borse di studio e riconoscimenti per i talenti locali
2 ore fa:In Calabria poco lavoro e di scarsa qualità, Cgil: «Si riparta dalla cruda realtà»
12 ore fa:USC Corigliano, mister Aita: «Giocare al Città di Corigliano ci darà stimoli in più»
5 minuti fa: Ad Amendolara il primo percorso subacqueo per persone con disabilità
14 ore fa:Sanità pubblica nel Nord-Est Calabria: fiducia, accesso, realtà vissuta
1 ora fa:«Ecco le cose da fare per una rinascita calabrese»
13 ore fa:La Corigliano Volley protagonista al Clementina Festival: sport, territorio e identità calabrese in primo piano
13 ore fa:Grande Cinema a Morano, torna Christopher Coppola con "Dracula's Widow"
34 minuti fa:La Cisl in campo per favorire la responsabilità collettiva
2 ore fa:Borse di studio e premi ai talenti locali: ArticoloVentuno propone di investire nei giovani di Cassano

Comunicazioni social: il sindaco di Calopezzati chiede ad Amodeo di non utilizzare lo stemma comunale

1 minuti di lettura

CALOPEZZATI - «Nella giornata di ieri ho ricevuto, tramite posta elettronica certificata, una comunicazione dal Sindaco di Calopezzati, Edoardo Antonello Giudiceandrea, con la quale mi si intima di non utilizzare lo stemma del Comune nelle istanze ufficiali che invio, con puntualità e trasparenza, nell’ambito della mia attività di controllo amministrativo e che, per ragioni di trasparenza, pubblico sui miei canali social». Così in una nota il consigliere di minoranza, Mario Amodeo.

«Pur prendendo atto della richiesta e confermando che la rispetterò, non posso tacere la mia profonda delusione: immaginavo che una simile comunicazione, tanto lunga quanto inaspettata, potesse contenere ben altre notizie. Magari una risposta alla mia richiesta – pubblica e civile – di copertura delle spese legali pagate da tutti i cittadini di Calopezzati con le loro tasse (500 euro), per una denuncia per diffamazione rivelatasi del tutto infondata e archiviata in sede giudiziaria. Invece, nulla. Nessuna parola su questo. Né su altro».

«Tant’è che ad oggi - va avanti - restano senza risposta le mie richieste protocollate, inviate a partire dal mese di aprile: interventi urgenti per la viabilità urbana e rurale in condizioni disastrose; pulizia, disinfestazione e derattizzazione del territorio; ripristino del decoro nella spiaggia comunale; sistemazione e messa in sicurezza dei marciapiedi; accesso agli atti su spese per cancelleria, carburante, stampanti, manifestazioni e convegni; aggiornamenti su agibilità degli edifici comunali e stato delle concessioni demaniali marittime; chiarimenti sugli atti relativi all’aumento dell’IMU, ai presupposti del dissesto finanziario, e sulla conformità normativa delle aiuole e marciapiedi».

«Molte di queste richieste hanno superato ampiamente i termini di legge (30 giorni) senza alcuna risposta, rendendo necessarie, mio malgrado, diffide formali. Trovo pertanto assurdo e paradossale che il Sindaco scelga di esercitare la propria autorità solo per intimare il rispetto formale di uno stemma comunale, mentre ignora sistematicamente il rispetto sostanziale della legge, che impone trasparenza e risposte ai cittadini. Il rispetto delle regole non può essere preteso solo quando fa comodo».

«Il Comune di Calopezzati - conclude - ha il dovere morale e legale di dare risposte ai propri cittadini. Il silenzio amministrativo non è solo una mancanza di rispetto verso chi rappresenta le istituzioni: è una ferita aperta alla democrazia e alla fiducia della comunità».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.