Vinitaly a Sibari, Falbo: «Un grande evento ma occasione persa per la destagionalizzazione»
Il consigliere comunale di Cassano con delega al Turismo plaude all'iniziativa ma invita a riflettere sulle scelte mancate che avrebbero potuto dare impulso alla bassa stagione

CASSANO JONIO - «Apprendiamo con soddisfazione la notizia del ritorno del Vinitaly a Sibari: si tratta senza dubbio di un evento di grande prestigio, che dona lustro al nostro territorio e contribuisce a far conoscere le meraviglie della Piana di Sibari, ed in particolare il Parco Archeologico che lo ospita, in tutta Italia e anche oltre. Un’iniziativa che, pur comportando un investimento cospicuo (circa due milioni per la precedente edizione) può rappresentare un volano promozionale e identitario importante per l’intera Calabria». È quanto dichiara il consigliere comunale con delega al Turismo, Gianluca Pio Falbo.
«Tuttavia, da Consigliere Comunale - dice - mi sento di sottolineare un aspetto che ritengo fondamentale per il futuro dello sviluppo turistico della nostra area: la scelta del periodo. L’edizione 2025 del Vinitaly on The City, fissata dal 18 al 20 luglio – nel pieno del clou estivo – rischia di vanificare in parte le ricadute economiche che eventi di questo tipo possono generare sul territorio. Cassano Jonio, con la sua frazione turistica Sibari, è il terzo comune in Calabria per numero di posti letto, superato di poco da Corigliano-Rossano (dopo la fusione) e preceduto solo da Ricadi. Con oltre 12.000 posti letto disponibili – di cui circa 9.000 concentrati nei villaggi turistici – a luglio la ricettività è già satura, e ciò limita fortemente l’impatto positivo che una manifestazione come il Vinitaly potrebbe avere sul nostro tessuto economico locale».
«Proporre l’iniziativa nel mese di maggio o, ancor meglio, a settembre, - spiega - avrebbe rappresentato una scelta strategica nell’ottica della tanto invocata destagionalizzazione. In un periodo di bassa stagione, i numerosi ospiti, giornalisti, operatori e curiosi avrebbero trovato con maggiore facilità disponibilità alloggiativa, e le attività locali – ristorazione, commercio, artigianato – ne avrebbero beneficiato maggiormente».
«Sia chiaro: il Vinitaly a Sibari è una grande opportunità. Ma occorre pianificare questi eventi non solo come vetrine, ma come reali strumenti di sviluppo sostenibile e programmato. Solo così potremo trasformare il turismo in una vera leva di crescita per tutto il territorio».