Amministrative Cassano, gli "esperimenti" del Pd causano l'esodo degli iscritti
«L’attuale segretario cittadino ha affermato di favorire la formazione di una coalizione molto allargata che vede la presenza di esponenti di FdI. Questa appare come una scelta puramente tattica, dettata dalla ricerca del potere ad ogni costo»

CASSANO JONIO - Pubblichiamo di seguito la lettera di Christian Rullo, un cittadino di Cassano Jonio tesserato PD e poi confluito in Articolo 21 e indirizzata al Segretario PD Nazionale, Elly Schlein; al Segretario PD Calabria, Nicola Irto e al Segretario PD Cosenza, Vittorio Pecoraro.
«Mi rivolgo a Voi - scrive - con preoccupazione riguardo alle recenti scelte fatte dal Partito Democratico del Comune di Cassano Jonio. In particolare è allarmante la decisione di non competere ufficialmente alla tornata elettorale che porterà ad eleggere il nuovo Sindaco della Città».
«L’attuale segretario cittadino ha avuto l’ardore di favorire e assecondare, esprimendo la propria candidatura in prima persona, la formazione di una coalizione molto allargata che vede addirittura la presenza di esponenti di Fratelli d’Italia tra cui addirittura il coordinatore cittadino riconosciuto dagli organi regionali. Una decisione che, purtroppo, sembra più un “esperimento” politico che una scelta strategica fondata su una visione chiara e condivisa per il futuro del nostro territorio. Un tentativo che, se fosse stato messo in atto a Roma, probabilmente sarebbe stato apostrofato come "Civismo alla Vaccinara" e che qui a Cassano potremmo definirlo come “Civismo alla Lagana e Ciciri”».
«Questa alleanza, più che rispondere a una visione condivisa e a un progetto di crescita per il nostro territorio, appare come una scelta puramente tattica, dettata dalla ricerca del potere ad ogni costo. Un passo che rischia di tradire i valori e la tradizione del nostro partito, portando ad un allontanamento da quella coerenza politica e responsabilità che ci hanno sempre distinti».
«Il Partito Democratico ha sempre rappresentato una forza che punta sulla coerenza, sul rispetto dei principi e sulla trasparenza. Non può permettersi di diventare un’aggregazione di interessi che non ha nulla a che fare con i valori che dovrebbero guidarci. Le alleanze con forze politiche che non condividono questi principi rischiano di compromettere l’identità e di indebolire l’azione da sempre attuata. Se la politica diventa solo uno strumento per ottenere il potere, senza una visione chiara di futuro e di cambiamento, ci allontaniamo dai nostri elettori e dai nostri ideali».
«A seguito di scelte scellerate, molti iscritti del Partito Democratico, che hanno sempre mantenuto una coerente visione di progressismo e riformismo, sono stati costretti ad abbandonare il partito, non potendo più riconoscersi in scelte politiche che tradiscono la nostra storia e i nostri principi. Da questa frustrazione è nato il movimento Articolo 21, che rappresenta oggi l’anima autentica dell’area riformista locale, il punto di riferimento di chi non vuole cedere al compromesso politico fine a sé stesso, ma continua a credere in una politica trasparente e orientata al bene comune».
«Chiedo, quindi, che il Partito Democratico ad ogni livello: provinciale, regionale e nazionale prenda atto della situazione degenerante che si sta consumando a Cassano Jonio e che scelga nelle sedi opportune l’atteggiamento che i propri iscritti dovrebbero tenere in questa tornata elettorale, per portare avanti una politica che non sia solo una mera gestione del potere, ma un progetto di cambiamento vero, costruito sulla base di valori e principi condivisi. Ove ritenga poco opportuno esprimersi in una vicenda così imbarazzante, chiedo che il partito rimanga neutrale in questa competizione, evitando l’appoggio e l’apporto a questo o quello schieramento da parte di consiglieri regionali o provinciali».
«È necessario che il nostro partito torni ad essere il protagonista di un’alternativa seria, capace di affrontare le sfide moderne con coerenza, coraggio e responsabilità. Confidiamo che il nostro partito possa ritrovare la sua vera identità riformista, tornando ad essere un punto di riferimento per chi crede in una politica giusta e inclusiva, lontana dalle logiche del compromesso e del potere ad ogni costo» conclude.