Un passato avvolto nelle nebbie: a Cropalati i conti non tornano
A otto mesi dall'insediamento della nuova Amministrazione Citrea che ha ribaltato la narrazione politica del piccolo centro della Sila greca, per la maggioranza è tempo di primi bilanci: «Negli anni passati ha imperato il dilettantismo»

CROPALATI - È tempo dei primi bilanci nell'era amministrativa Citrea. E a farli sono proprio i componenti del Movimento Cropalati Futura, il nucleo civico che ha portato alla guida del palazzo comunale proprio il nuovo sindaco imprenditore. Una vittoria, la sua, inaspettata, fuori dai bookmakers, considerato che nell'ambiente politico cropalatese erano ormai decenni che si era stratificata una classe di governo che sembrava essere intramontabile. Poi la campagna elettorale che ha ribaltato tutto facendo leva sulle corde di chi avesse più esperienza nel gestire la cosa pubblica. Un harakiri per gli uscenti, considerato il vento forte del cambiamento che alle latitudini del nord-est continua a spirare fortissimo.
«Un candidato, vantando una lunga esperienza, ha addirittura "bocciato" l'avversario, laureato in Economia e Commercio, invitandolo a studiare». È l'ironia amara con la quale, oggi, il movimento Cropalati Futura calamita attenzione per tracciare un primo bilancio amministrativo. «Sorte ha voluto - aggiungono - che la vittoria sia andata proprio a chi, secondo i detrattori, non sapeva fare i conti. Otto mesi dopo, però, i primi nodi sono venuti al pettine, rivelando una serie di disastrose gestioni amministrative».
Un autocompattatore, un bollo da 20 anni e una multa salatissima
L'elenco di "malefatte" è lunghissimo. La nuova amministrazione, per quanto si legge nella nota postata sui canali social dallo stesso movimento, si sarebbe trovata a dover pagare 583 euro per una contravvenzione risalente al 2015 e relativa ad un autocompattatore venduto anni prima, ma di cui il Comune non aveva mai effettuato il passaggio di proprietà. Peggio ancora: il Comune - scrivono - ha continuato a pagare il bollo (27,85 euro all'anno) fino al 4 febbraio scorso. «Distrazione, dimenticanza?», si chiedono i sostenitori della maggioranza. La stessa «distrazione», inoltre, avrebbe fatto lievitare il costo della multa da 118,30 euro a 583,00 euro a causa del ritardo nei pagamenti; mentre il passaggio di proprietà del mezzo è stato finalmente completato solo il 28 febbraio scorso.
Vodafone, un cambio di operatore e un pignoramento da 12.500 euro
Ma non finisce qui. Perché le vere carambole sul bilancio che hanno portato a sperperi giganteschi per un piccolo centro che conta poco meno di mille abitanti è stata sulle spese per le utenze telefoniche. E qui, quelli del movuimento Cropalati Futura fanno accuse specifiche e anche gravi. Il cambio di operatore telefonico nel marzo 2020 (da Vodafone a EuropSYS Srl) avrebbe generato un'altra voragine nelle casse comunali. La dimenticanza di effettuare la disdetta del contratto Vodafone ha portato a fatture insolute e, infine, ad un ricorso in tribunale. Il Comune, senza costituirsi in giudizio, si è visto notificare un ingiunzione di pagamento per circa 12.500 euro il 15 maggio 2023. Solo dopo un pignoramento sul conto corrente, è stato raggiunto un accordo per la chiusura del contenzioso con un pagamento di circa 6.300 euro.
Un contratto telefonico da 733 euro al mese e un "miracoloso" risparmio
A pochi mesi dalle elezioni comunali (Determina nr 25 del 26/01/2024), il Comune rinnova il contratto con EuropSYS srl per 48 mesi a 550 euro oltre Iva (671,00 euro) mensili. A questo si aggiungono 25,00 euro per una SIM e 37,00 euro per altri servizi TIM, per un totale di 733,00 euro mensili. Cifre esorbitanti per un piccolo comune che si sarebbero potute limare e razionalizzare.
Come ha fatto, poi - sottolineano dalla Maggioranza -, la nuova amministrazione comunale che, finalmente, ha deciso di cambiare operatore, passando ad Astel a partire dall'1 marzo scorso per un costo di 366,00 euro mensili. Le disdette con EuropSYS e TIM sono state effettuate correttamente, permettendo un risparmio mensile di 367,00 euro (di 4.404 euro in un anno e di 22.020,00 euro in 5 anni). Questo miglioramento del servizio include la sostituzione di telefoni obsoleti e l’aumento delle postazioni.
Il sospetto finale: un consigliere tra i soci di EuropSYS
Infine, un dettaglio non trascurabile che non è sfuggita ai componenti di Cropalati Futura: tra i soci di EuropSYS Srl, la società che aveva minacciato denunce per interruzione di pubblico servizio, figura il nome di un consigliere comunale, prima di maggioranza, ora di opposizione. «A pensare male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre», chiosa la nota, lasciando spazio a riflessioni e interrogativi sulla lunga e stratificata gestione amministrativa dell'era pre Citrea. Ma questo, è solo l'inizio per un passato che - a sentire la nuova classe di governo - sarebbe avvolto dalle nebbie.