Il Movimento del Territorio denuncia i disagi in Via Aquilino: «Residenti convivono con fogna a cielo aperto»
Sempre più spopolato, il centro storico coriglianese versa in uno stato di «degrado senza precedenti». Poi l'attaco al comune, «latitante da due anni»

CORIGLIANO-ROSSANO – «Il disagio al quale sono costrette le famiglie residenti in via Aquilino, con un cantiere aperto che dopo due anni non conosce ancora la parola fine, con la fogna a cielo aperto, le perdite e le infiltrazioni che minacciano anche la stabilità di alcuni stabili, è sì lo zoom su una piccola realtà, ma rappresenta la fotografia del più generale stato di abbandono in cui versa il centro storico di Corigliano». È la denucia partita dal Movimento del Territorio.
«Che si parli di corsi principali o di vicoli e stradine più interne – affermano – fa poca differenza: la disattenzione che l’Esecutivo Stasi riesce a destinare ad ogni richiesta di intervento vale per ogni cosa». Sempre più spopolato, il Centro Storico versa in uno stato di «degrado senza precedenti. Gli interventi di manutenzione ordinaria vengono costantemente rimandati, lasciando i pochi residenti a fronteggiare emergenze di ogni tipo: dal fenomeno del randagismo alle strade dissestate».
«A distanza di 6 anni – aggiungono – l’Amministrazione Stasi continua a ignorare problemi urgenti, come il rifacimento integrale della rete fognaria e idrica, con la necessaria separazione tra acque bianche e nere. Si tratta di un intervento che sarebbe fondamentale non solo per i residenti, ma anche per le attività commerciali, artigiane e ricettive, come i B&B, che resistono tra mille difficoltà. Perdite d’acqua e disservizi come la carenza idrica sono ormai la vera emergenza, non solo nel centro storico, ma in tutta la città».