Opposizione comunale di Cassano: «Triste e scontato epilogo della sindacatura»
Azzolino, Civale, Pesce e Maimon all’attacco: «Si è chiusa, nel peggiore dei modi, una già triste parentesi per la nostra comunità»
CASSANO JONIO - I consiglieri comunali di minoranza Savina Azzolino, Fabio Civale, Stefano Pesce e Sofia Maimon attaccano la giunta Papasso: «L’altra sera abbiamo assistito ad uno degli ultimi consigli comunali della sindacatura in corso. Si è chiusa, nel peggiore dei modi, una già triste parentesi per la nostra comunità: di fronte ai banchi vuoti della minoranza, dalla maggioranza, da parte di alcuni che si propongono quali ipotetici candidati alla successione del sindaco, ci si è lanciati in accuse gravi ed offensive, arrivando a definire i colleghi assenti come segnati da limitazioni mentali».
L’opposizione continua con l’attacco: «Al peggio, evidentemente, non c’è mai fine. In realtà, quelle assenze, che avrebbero dovuto scuotere l’intera assise, erano e restano un modo per segnalare, platealmente, la mancanza di agibilità democratica all’interno del consiglio, convocato per discutere del bilancio e poi, in barba a tutte le regole ed al regolamento comunale, che sicuramente non abbiamo scritto noi, infarcito di svariati punti all’ordine del giorno, molti dei quali non attinenti all’approvazione del bilancio di previsione ma comunque molto importanti e bisognosi di un’attenta riflessione e discussione, non di un veloce passaggio in consiglio. Basti pensare alle osservazioni su un tema delicato come il PSA, oppure le osservazioni su altra tematica che potrebbe precludere definitivamente lo sviluppo del territorio, come il PAI. Inutili le fondate e garbate richieste di rinvio di questi punti. Inutile ogni tentativo di esercizio della democrazia, di fronte all’atteggiamento di un’amministrazione improntato sul “qui comando io”, con mortificazione anche di tanti consiglieri di maggioranza che nella vita quotidiana svolgono ruoli e professioni di rilievo. Abbiamo assistito, insomma, all’ennesimo delirio di onnipotenza, all’ennesimo monologo che ovviamente non corrisponde alla realtà dei fatti, preceduto da una serie di elogi pervenuti da buona parte dei consiglieri di maggioranza. Tutto come da copione. Ma la politica non è teatro, la politica è esercizio della democrazia, la politica è passione ed ascolto, non imposizione e sopraffazione. Per questo abbiamo scelto di non esserci, per questo ci impegneremo nella costruzione di un progetto che sia alternativo a quello che ha guidato sinora la città».