La polemica sul depotenziamento della Guardia medica a Cantinella: «Servirebbe più equilibrio»
Pasqualina Straface bacchetta il movimento Zona 17. «Ci aspettiamo una più tangibile capacità di mettersi a servizio in prima persona delle reali esigenze sanitarie dei territori»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Rispetto alla carenza di medici e di personale sanitario che resta, come documentano incontestabili numeri e report autorevoli, una complicata emergenza nazionale e non certo circoscritta alla nostra regione né tanto meno al perimetro di Cantinella a Corigliano-Rossano, a poco o nulla serve imbastire strumentalizzazioni ideologiche o comunque equivoche forme di distrazione dalla realtà che hanno come unico effetto l’inquinamento della serenità sociale con allarmismi ingiustificati ed inutili». È la risposta della presidente della terza commissione sanità, Pasqualina Straface, alle preoccupazioni palesate nei giorni scorsi dal Movimento Zona 17 proprio sul depotenziamento della Guardia medica di Cantinella.
«Soprattutto da quanti si dichiarano interessati ad interpretare con senso di responsabilità il loro ruolo di medici e professionisti – dichiara la Stracace – servirebbe sia maggiore equilibrio e chiarezza nel tentare un approccio ed un impegno pubblici su questioni così delicate, sia una più tangibile capacità di mettersi a servizio in prima persona delle reali esigenze sanitarie dei territori».
«A partire – aggiunge – dal dimostrare, così come del resto è stato fatto ad esempio nel territorio di Amendolara per la copertura dei turni a servizio della locale Guardia Medica, tutta la necessaria e preziosa disponibilità personale e professionale a coprire i turni richiesti rispetto alla domanda sanitaria della popolosa contrada di Cantinella oppure a suggerire l’eventuale analoga e concreta disponibilità di altri colleghi».
«Siamo certi – conclude la Straface – che la sensibilità e la propensione alla applicabilità di soluzioni vere alla questione,manifestata anche da parte di medici come ad esempio Angelo Broccolo, non potrà che essere apprezzata ed accolta dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza che resta aperta a valutare tutte le disponibilità che continuano ad essere ricercate, territorio per territorio, per fare fronte alla garanzia diffusa del fondamentale diritto alla salute dei cittadini».