Equilibri di Bilancio, Straface "spara" contro Stasi e invoca intervento Corte dei Conti
La capogruppo dell'Opposizione agita gli animi in consiglio comunale, va in conflitto con la presidente Madeo e attacca: «Ci sono 10 milioni di debiti e più di 7,5 di anticipazione di cassa»
CORIGLIANO-ROSSANO - La situazione economico-finanziaria del Comune di Corigliano-Rossano si rivelerebbe sempre più critica. Almeno questo a leggere la dettaglata relazione che Pasqualina Straface, la leader dei gruppi consiliari di Opposizione, oggi pomeriggio ha presentato in Consiglio comunale in occasione dell'approvazione degli equilibri di Bilancio. in 13 pagine, mette in luce una serie di gravi irregolarità contabili, omissioni e debiti nascosti che minano la stabilità economica dell'ente locale.
Tra gli aspetti più preoccupanti, oltre alla difficile riscossione dei tributi ferma solo al 12% sui residui, emerge l'anticipazione di tesoreria che, nel luglio 2024, ha raggiunto la cifra allarmante di oltre 7,5 milioni di euro su un affidamento di 9 milioni. La denuncia della Straface segnala anche un accordo fittizio con Banca Sistema per il pagamento di debiti per consumi elettrici non saldati fra il 2020 e il 2022, che hanno comportato circa 1,1 milioni di euro di interessi.
Ua seduta dagli animi sicuramente non tranquilli che ha visto anche un acceso botta e risposta con la presidente Madeo. Il quadro tracciato dalla Straface, qualora venisse confermato da numeri, fatti e circostanze, potrebbe rappresentare una seria minaccia per la tenuta economica del Comune, «compromettendo servizi essenziali - come ha denunciato la pasionaria di Forza Italia - a causa di spese non necessarie e debiti occultati, su cui ora - questo l'auspicio della Straface - dovrà intervenire la magistratura contabile». «L'insieme di questi debiti e di queste irregolarità amministrative – ha chiarito la consigliera – ha prodotto una documentazione contabile fondamentalmente inattendibile... Ecco perché ci rivolgeremo con urgenza alla magistratura contabile e penale per perseguire le responsabilità ravvisabili in questi atti omissivi e commissivi, nel solo interesse dei cittadini ed a tutela dell’Assise Civica che in questi anni è stata totalmente estromessa, offesa ed umiliata».
La relazione della consigliera comunale di minoranza è dettagliatissima. «Parte oggi – ha aggiunto – quella che noi abbiamo sempre indicato, motivato e annunciato come operazione verità sulla gravissima ed intollerabile opacità dei numeri, anzi sulla plateale falsità dei dati contenuti nei principali atti contabili prodotti da questa amministrazione comunale, ieri e oggi. Inizia concretamente adesso in quest’aula quell’operazione trasparenza che replicheremo in tutte le occasioni necessarie per potare luce su quelle che sono purtroppo vere e proprie manomissioni irresponsabili della contabilità, per svelare maldestri artifici ed equivoci forzati su numeri che si vorrebbero confondere, su operazioni che si è tentato di camuffare e soprattutto su debiti che si è tentato di occultare».
«Quello che abbiamo scoperto - prosegue la nota stampa - e che oggi rendicontiamo in quest’aula ed alla città rappresenta non soltanto una violazione palese delle norme contabili e di tutto quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, non soltanto un’umiliazione gigantesca del principio costituzionale di buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione pubblica ma un’offesa inaccettabile alla dignità delle istituzioni democratiche».
Uno dei punti critici riguarda, in particolare, un accordo fittizio con Banca Sistema per il pagamento di debiti derivanti da consumi elettrici non pagati negli anni 2020-2022 per circa 3,6 milioni di euro. Nel documento emerge l'onerosità degli interessi, che hanno raggiunto circa 1,1 milioni di euro, praticamente un terzo rispetto al debito originario, aggravando ulteriormente il carico finanziario del Comune e violando le normative vigenti. «Siamo di fronte ad una lievitazione di costi inutili – ha sottolineato – derivante dal fatto che il Comune ha accettato supinamente la pseudo transazione senza la minima contrattazione».
A questo si aggiungerebbe la sottoscrizione di diverse transazioni studiate scientificamente per evitare il riconoscimento formale come debiti fuori bilancio. «Stiamo parlando - precisa ancora - di quasi 10 milioni di euro fatti passare come false transazioni, perché transazioni non sono più, solo ed esclusivamente per bypassare l’obbligo di trasmissione dei debiti fuori bilancio alla Corte dei Conti. È stata messa in atto – ha detto – una vera e propria elusione sistematica delle regole finanziarie. Simulazioni e falsità orchestrate solo per eludere il controllo della magistratura contabile alla quale, adesso, trasmetteremo tutto noi»
Sotto accusa della Straface anche la gestione delle bollette elettriche per l'anno 2023, inoltre, per un totale di 1,5 milioni di euro, che sarebbe stata impropriamente imputata sul bilancio del 2024. «Questo – ha scandito la Straface – ha determinato che quelle cifre non venissero riconosciute come debiti extra bilancio, compromettendo gli equilibri economico-finanziari e aumentando i costi a lungo termine a causa della persistente morosità».
«E poi c’è il Concerto di Capodanno che – ha spiegato – ci lascia anch’esso una situazione di cassa inedita. La gestione dei fondi per l’esibizione di Max Pezzali è costata circa 350 mila euro ed i costi sono stati suddivisi irregolarmente tra i bilanci del 2023 e del 2024 senza le dovute autorizzazioni. Probabilmente Sindaco, assessori e dirigenti avranno pensato che, trattandosi di un concerto tra la notte tra il vecchio e il nuovo anno, potessero utilizzare questo singolare metodo di assegnazione ai diversi esercizi. Siamo – ha continuato – alla barbarie contabile amministrativa. Anche perché, queste spese non necessarie e non urgenti sono state imputate non solo con grave irregolarità procedurale ma probabilmente hanno compromesso, considerate le difficoltà di cassa, anche l’erogazione di qualche altro servizio essenziale».
La Straface, infine, ha segnalato un debito, di oltre 7 milioni di euro, di cui l’opinione pubblica negli ultimi mesi aveva perso traccia. Si tratta del mancato pagamento del corrispettivo all’Autorità di Gestione Regionale per lo smaltimento dei rifiuti. «Siamo di fronte ad un altro buco enorme che – ribadisce – fa di Corigliano-Rossano il comune più esposto della Provincia di Cosenza».