È ufficiale: Pasqualina Straface è il candidato sindaco del Centro Destra a Corigliano-Rossano
C'è la benedizione di Fratelli d'Italia. Incognita Azione. Oggi l'incontro con Occhiuto per la determinazione finale. Una storia già scritta nell'estate scorsa: la politica cosentina sapeva già tutto ad agosto
CORIGLIANO-ROSSANO – Oggi Pasqualina Straface al cospetto di Occhiuto proferirà il fatidico Sì. La pasionaria di Forza Italia ha scelto le sue riserve e nell’incontro che si dovrebbe tenere a Catanzaro in giornata sarà decretato il candidato sindaco che guiderà la coalizione di Centro Destra alle prossime consultazioni comunali dell’8 e 9 giugno. Stasera o al massimo domattina dovrebbe tenersi un incontro con gli alleati cittadini e nelle ore successive la comunicazione alla città.
L’incontro odierno è già fissato. La consigliera regionale, che domenica sera aveva già incontrato a Cosenza il governatore della Calabria (determinato a fare man bassa di voti alle urne di primavera per dimostrare che in Calabria Forza Italia non è solo un partito di governo ma anche un partito con una solida base elettorale) insieme al consigliere regionale Gianluca Gallo (che invece sarà candidato per un posto nell’emiciclo di Bruxelles) per stringere l’accordo, si era presa 48 ore di tempo prima di sciogliere ogni riserva.
Riserve che ora non ci sono più. Sul nome di Pasqualina Straface, che ritorna prepotentemente in campo per lo scranno più alto a palazzo Bianchi dove era stata (da primo cittadino di Corigliano) quasi due decenni fa, c’è anche la “benedizione” di Fratelli d’Italia e del senatore Rapani che ieri sera all’Eco in Diretta non aveva fatto nomi ma aveva tracciato indizi precisi; c’è l’ok della Lega che in questa fase di avvicendamento alle comunali non ha mai toccato palla e c’è anche il beneplacito di Noi Moderati pronti a schierarsi in una coalizione a traino centro destra. C’è, inoltre, la “provvista” di voti dei renziani di Italia Viva guidati da Stefano Mascaro che – non più tardi di due mesi fa – aveva sostenuto, sempre ai microfoni dell’Eco in Diretta (rivedi qui), che nel caso in cui si fosse candidata la Straface lui sarebbe sceso in campo con una sua candidatura (al consiglio comunale, s’intende) a sostegno.
Gli unici che, al momento, mancano all’appello sono i civici moderati di Azione, Corigliano-Rossano Domani e il Coraggio di Cambiare l’Italia, guidati da Giuseppe Graziano, Claudio Malavolta e Vincenzo Scarcello. Che, in realtà, una scelta l’hanno già fatta portando avanti, non più tardi di una settimana fa, la candidatura di Mattia Salimbeni. Ad oggi, le notizie sicure che si hanno dicono che Salimbeni è motivato più che mai ad andare avanti con un progetto politico, portando avanti la sua opzione alternativa. Certo, non c’è una scienza esatta che stabilisce le liturgie della politica. Non si escludono, a riguardo, colpi di scena e anche un intervento diretto di Occhiuto.
Era già tutto scritto ad agosto
Ora, al netto della candidatura di Pasqualina Straface, che in realtà era nell’aria da mesi nonostante smentite e depistaggi, perché a parlare della scesa in campo della rappresentante forzista erano, già allora, gli ambienti politici cosentini che all'epoca sciorinato tutti i dettagli (noi ne scrivemmo per la prima volta il 18 agosto 2023), sarà interessante capire le dinamiche e le trame del Centro Destra nelle prossime settimane.
La determinazione arrivata nelle ultime ore lascia intendere una campagna elettorale che avrà una contrazione di 13 settimane. Novanta giorni in cui la massiccia formazione anti-Stasi dovrà sintetizzare 5 anni di opposizione all’Amministrazione comunale della città, ribaltando la narrazione fatta in questo lustro dal primo cittadino del capoluogo jonico. L’obiettivo dovrebbe essere quello (ammesso che Salimbeni possa avere ripensamenti sulla sua candidatura) di trasformare – ed è questa una delle ipotesi che avevamo paventato qualche settimana fa – le consultazioni amministrative di giugno in un referendum pro o contro Stasi.
È difficile, infatti, pensare che solo con la “motivazione politica” (nonostante il centro destra abbia radici profondissime nelle due comunità di Corigliano e Rossano) si possano vincere queste elezioni comunali. Serve una motivazione identitaria comune forte ma soprattutto occorre un ritorno concreto al concetto di fusione. Una campagna elettorale con un forte accento campanilistico, ad appannaggio dell’una o dell’altra parte della città, rischierebbe di ingraziare una comunità e irrigidire l’altra. E questo potrebbe essere un errore fatale dal momento che le urne a Corigliano-Rossano non hanno un assetto omogeneo.