7 ore fa:Festival Euromediterraneo di Altomonte: nel borgo, la magia dell’abbraccio
7 ore fa:Movimento del territorio: «Continua la latitanza del sindaco sulle contrade»
12 ore fa:Auto finisce fuori strada ma i soccorritori sul posto non trovano nessuno
9 ore fa:Gli alunni dell'Istituto Amarelli in vista alla caserma dei Vigili del Fuoco di Co-Ro
8 ore fa:Al Museo Civico di Paludi la mostra personale di pittura di Rossella D’Aula
11 ore fa:Il duo Pancella - D'Amato in concerto al pontile di Trebisacce
8 ore fa:La Calabria isolata è il karma della Ferrovia Jonica: vittima di decenni di disattenzioni
9 ore fa:Corigliano-Rossano: aperte le iscrizioni per la refezione scolastica
12 ore fa:Anche il M5S di Co-Ro fa partire la raccolta firme contro l'autonomia differenziata
12 ore fa:Premio "Giorgio La Pira - Città di Cassano" assegnato al Cardinale Matteo Maria Zuppi

Strage di Thurio e quel passaggio a livello da dismettere: «Ora individuiamo i veri responsabili»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Il senatore Ernesto Rapani, componente della commissione parlamentare Giustizia, chiede una vera e propria operazione verità sulla strage ferroviaria che lo scorso 28 novembre si è consumata a Thurio, lungo la linea jonica, quando il treno regionale 5677 si è andato a schiantare contro un camion fermo sui binari. «Penso e presumo – scrive oggi il parlamentare in una lettera inviata al Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Alessandro D’Alessio e all’Amministratore delegato di RFI, Dario Lo Bosco - che oltre a cercare di capire Ia dinamica dell'incidente… bisognerebbe capire se ci siano responsabilità da perseguire in capo a chi non ha realizzato i lavori ed eventualmente il perché».

Senza remore, il senatore e maggiorente di Fratelli d’Italia in Calabria non fa mistero dei tempi biblici che la burocrazia mette in campo per affrontare e risolvere le questioni territoriali e, soprattutto, mette subito sul banco degli imputati (lo aveva fatto anche ieri l’ex assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno) la lentissima e pachidermica azione di intervento della struttura di RFI, soprattutto sul territorio calabrese e particolarmente lungo la fascia jonica.

Lentezza che – a parere di Rapani – troverebbe, nella fattispecie del “caso Thurio”, il complice perfetto nella insipienza dell’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano. Come é possibile – si chiede ancora Rapani rivolgendosi al massimo rappresentante della Procura, che sul caso ha aperto un fascicolo, e al vertice della società che gestisce la rete ferroviaria - che un progetto (quello dell’ammodernamento della linea e la consequenziale soppressione dei passaggi a livello, ndr), «presentato a febbraio del 2019 da parte di RFI all’Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano», a distanza di quattro anni sia ancora fermo e che «l’opera non sia stata ancora realizzata?». «Dopo 4 anni – sottolinea ancora il parlamentare - non esistono i progetti esecutivi necessari per poter pubblicare e bandire Ia gara di affidamento dei lavori».

Insomma, «un “ping-pong” di rimpalli tra RFI e Amministrazione comunale che – sentenzia Rapani - se forse fosse durato meno, molto probabilmente, alla data odierna, non ci sarebbe stato più il passaggio a Thurio e non si sarebbe verificata l'immane tragedia che stiamo ancora oggi raccontando».

L’altro dramma, al netto della tragedia familiare e personale delle vittime, è che quanto accaduto nella storia frazione di Corigliano-Rossano rischia di non aver alcun impatto nell’immediato. Perché, come sottolineato dallo stesso senatore, al momento, per risolvere il problema del passaggio a livello di Thurio, così come degli altri 5 passaggi ferroviari che ricadono nel comune della terza città della Calabria, non c’è alcuna soluzione concreta messa in campo.

«È giunta I’ora – questo l’appello accorato che il senatore ha fatto al procuratore D’Alessio e al manager Lo Bosco - di smetterla di piangersi addosso ed essere costretti ad assistere a situazioni del genere per incapacità, negligenza, inettitudine di chi riveste ruoli di responsabilità nell’amministrazione della cosa pubblica».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.