Vicenda porto, continuano a mancare condivisione, partecipazione e consapevolezza
Scende in campo l'associazione "Schierarsi" con l'ex deputato Ciccio Sapia che chiede al sindaco maggiore chiarezza sul piano di investimento di Bake Hughes
CORIGLIANO-ROSSANO - Al netto delle prospettive economiche e della sostenibilità di un progetto industriale all'interno del Porto di Corigliano-Rossano, rimane un grande problema, non secondario e sicuramente dirimente se non si vuole che quella che potrebbe essere una buona opportunità passi come un'imposizione bella e buona, senza contradditorio: manca il dialogo con la popolazione. E di questo ne sono complici e colpevoli tutte le istituzioni in campo perché non stanno facendo altro che alimentare il sospetto a la disinformazione tra i cittadini che - diversamente - si sentono nel sacrosanto dovere di respingere ed essere oppositivi rispetto ad una questione cruciale che potrebbe cambiare le sorti di un territorio.
Anche se il vero problema sta a monte, in un territorio da sempre poco abituato a condividere a creare processi di consapevolezza tra la gente. Ed è anche per questo, nel tentativo di sgombrare nuvole e sospetti, che oggi l'associazione Schierarsi, tra le cui fila c'è anche l'ex deputato movimentista Ciccio Sapia, chiede maggiore trasparenza sull'iter progettuale proposto da Baker Hughes (di cui vi abbiamo parlato qui). E lo fa interpellando il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
«In un momento in cui la politica sembra più interessata a guadagnare consensi che a informare la cittadinanza», "Schierarsi" di Corigliano-Rossano «si schiera per dare voce al popolo». In un comunicato alla cittadinanza, l'associazione esprime il suo impegno attivo nel garantire che la comunità sia informata, coinvolta e in grado di esprimere un'opinione informata sulla vicenda.
L'Associazione "Schierarsi" denuncia il vuoto informativo creato dagli annunci di partito e dagli interessi politici locali, che «sembrano più concentrati sulla ricerca del consenso che sulla tutela degli interessi e della salute della comunità». I membri dell'associazione hanno, quindi, rilevato la mancanza di dibattito su possibili rischi ambientali e opportunità legate al progetto portuale.
Il comunicato esprime il disappunto verso una classe politica che sembra ignorare completamente il coinvolgimento diretto dei cittadini nella decisione. «Nessuno - scrivono - sembra "fregarsene" di ascoltare le voci della comunità o di chiedere un riscontro sulla questione».
Per affrontare questa lacuna, l'Associazione "Schierarsi" annuncia piani concreti per coinvolgere la cittadinanza nelle prossime settimane. L'organizzazione prevede di allestire banchetti informativi nelle piazze di Corigliano e Rossano, dove presenteranno dettagliatamente le informazioni relative al Porto di Schiavonea. Inoltre, sarà condotto un sondaggio per raccogliere l'opinione della popolazione sul progetto portuale.