Longobucco, Soget-Pirillo: Il mistero dietro il contratto di riscossione tributi
Il gruppo Rinascita incalza:«Il Comune si trova addirittura nell’assurda situazione in cui una società raccoglie e gestisce denari dell’Ente senza avere alcun incarico ufficiale per l’espletamento del servizio!»
LONGOBUCCO - Una nube di incertezza avvolge il rapporto tra l'Amministrazione Pirillo e la società di riscossione tributi Soget. I Consiglieri Comunali del gruppo di Opposizione "Rinascita", Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti e Antonio Perri, esprimono preoccupazione per la gestione «ambigua» di questo servizio che, secondo loro, «sta portando il Comune verso il dissesto finanziario».
Il contenzioso tra il Comune di Longobucco e la Soget ha una lunga storia. Sin dal maggio 2022, l'Ufficio Finanziario del Comune ha segnalato perdite finanziarie e danni erariali causati dalla società, consigliando la rescissione del contratto. Il Commissario Prefettizio ha confermato questa direzione, ma le azioni concrete sembrano essere state evitate.
I Consiglieri Comunali, da quando sono stati eletti a giugno 2022, hanno costantemente sollecitato il Sindaco Pirillo a porre fine al contratto con la Soget. Tuttavia, le richieste sono rimaste senza risposta, e la rescissione del contratto non è mai stata messa in atto.
Una relazione legale commissionata dal Comune - raccontano ancora i consiglieri di opposizione - ha sottolineato l'urgenza di porre fine alla collaborazione, ma il Sindaco e la Giunta sembrano essersi nascosti dietro a scuse e rimandi. Nonostante il contratto con la società di riscossione pescarese sia scaduto il 14 ottobre 2023, nessuna azione è stata intrapresa per risolvere la situazione.
Oggi, il Comune di Longobucco si troverebbe quindi in una situazione paradossale, «con la Soget che raccoglie e gestisce denaro dell'Ente senza avere alcun incarico ufficiale». «La mancanza di una proroga - dicono ancora Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti e Antonio Perri - e l'assenza di una nuova gara d'appalto per il servizio di riscossione tributi hanno creato un vuoto, mettendo a rischio un servizio di vitale importanza per la stabilità finanziaria del Comune».
I Consiglieri Comunali accusano il Sindaco Pirillo di «lassismo e incuranza nella gestione della cosa pubblica», sottolineando che «questa situazione potrebbe portare il Comune verso il dissesto finanziario». Le conseguenze di questa inerzia potrebbero pesare pesantemente sulle finanze comunali, gettando ombre sul futuro di Longobucco.