La minoranza commenta il “Progetto Trebisacce” «rovinosamente precipitato»
I consiglieri comunali di opposizione: «A noi non è rimasta altra strada, se non quella di onorare il nostro mandato e sfiduciare il Sindaco, restituendo la parola ai Cittadini, oggi, insieme a noi tutti, delusi e amareggiati»
TREBISACCE - «Di ogni competizione, elettorale, occorre saper rispettarne e onorarne l’esito. È questo il principio e lo spirito, all’indomani del 12 giugno 2022, al quale si è mantenuto e che puntualmente ha guidato l’agire — in primis politico, ma non solo — delle liste civiche “Insieme si può”, “Uniti per Rinascere” e “Trebisacce 2030” insediatesi nell’Assise cittadina, luogo nel quale hanno svolto, nei mesi successivi, azione propulsiva e dove hanno assolto agli importanti compiti di controllo. Purtroppo, la Maggioranza amministrativa si è da subito mostrata indifferente a questa opera d’iniziativa, non solo bocciandone de plano tutte le proposte, ma, chiudendosi all’interno di sé stessa».
inizia così la nota stampa dei congliglieri comunali di opposizione delle liste civiche “Insieme si può”, “Uniti per Rinascere” e “Trebisacce 2030”.
«Ed è proprio questa propensione, ad un metodo amministrativo autoreferenziale, che appare oggi, per così dire, il “casus belli” delle vicende interne all’amministrazione, il quale, poi, ha generato l’implosione della stessa. I consiglieri di Minoranza, in seduta consiliare del 2 ottobre 2023, sono stati testimoni attoniti, insieme ai numerosi cittadini presenti, delle feroci critiche — non di sola natura politica — mosse al Primo Cittadino dai suoi stessi amministratori. Di fronte all’accaduto, nulla è rimasto se non prendere atto che, oramai, questo “Progetto Trebisacce” fosse definitivamente — se mai decollato — rovinosamente precipitato».
«Ma, anche davanti a tanto, ancora una volta, si è preferita la strada del confronto, esortando e sollecitando che, del negativo esito dell’esperienza amministrativa Aurelio e delle sue inevitabili conseguenze, si dibattesse in un Consiglio Comunale appositamente convocato, piuttosto che ricorrere alla più semplice via delle dimissioni contestuali o della sfiducia davanti ad un notaio. Potrebbe dirsi più che un diritto dovuto, una precisa scelta di metodo che ha sempre contraddistinto il nostro approccio politico, che pur, tuttavia, il Sindaco non ha saputo accogliere, celandosi dietro non bene precisati motivi personali che lo avrebbero tenuto lontano da Trebisacce — e dagli impegni istituzionali — per ben quattordici giorni sui soli venti giorni utili per la convocazione del Consiglio».
«Ai Consiglieri di Minoranza, scevri di qualsivoglia responsabilità, - rappresentanti della maggioranza dei cittadini- , non è rimasta pertanto altra strada, se non quella di onorare il proprio mandato e sfiduciare il Sindaco Aurelio, restituendo la parola ai Cittadini, oggi, insieme a noi tutti, delusi e amareggiati. Oggi, 4 novembre, giornata in cui si svolge la cerimonia in memoria dei Caduti e delle Forze Armate, senza una guida per il Paese, non bisogna lasciarsi sopraffare dallo sconforto ed andare avanti con coraggio, umiltà rispetto» concludono.