Cariati, le Lampare: «Sulle sanzioni del codice della strada le cifre non coincidono»
Il gruppo di minoranza della comunità jonica: «Necessario che la magistratura contabile faccia luce sulla questione»
CARIATI — Subito dopo l'approvazione del Bilancio e sulla prima Variazione dello stesso, c'è stato un aumento dei proventi delle sanzioni del Codice della Strada: la previsione è stata portata ad un milione e cinquantamila euro.
A sostenerlo è il gruppo di minoranza cariatese delle Lampare che hanno chiesto lumi al Comune: «La risposta del Sindaco in merito, non ci ha soddisfatti: abbiamo quindi richiesto l'accesso agli atti, nello specifico, quanto l'Ente ha percepito nell'anno corrente dalle suddette violazioni, commesse dal 1° gennaio 2023 al 15 settembre 2023. Dal responsabile dell'Area finanziaria apprendiamo che in quel lasso di tempo, il Comune ha incassato circa 578 mila euro, mentre il Comandante della Polizia Municipale, per lo stesso periodo, riferisce un'entrata di circa 271 mila euro. Le due cifre, pur appartenendo allo stesso Ente – il Comune – non coincidono. Qual è allora la cifra esatta? Ricordiamo che nel 2023, questi dati aggiornati e puntuali, sono facilmente riscontrabili con gli strumenti di cui disponiamo».
Le Lampare continuano: «Vista la delibera sulla ripartizione dei proventi risultanti dalle violazioni del Codice della Strada — che invece ha un totale annuo di 650 mila euro — in che modo si garantiscono gli importi indicati nella Determina n.56, come quelli relativi alle assunzioni, considerando che nella delibera n. 60 che integra la precedente Delibera n. 56 si rispettano le percentuali previste dall'art. 208 del CDS? Quali sono gli importi che vengono utilizzati e presi in considerazione per la copertura delle spese sostenute con tali entrate? E quelli per le già annunciate assunzioni dei vigili? È evidente che il problema non può essere affrontato solo in termini politici, ma è necessario che anche la magistratura contabile faccia luce su quanto accade, soprattutto se si sbandierano posti di lavoro con i soldi dei contribuenti, giocando sulle loro necessità».
Infine, il gruppo di minoranza conclude: «È lecito quindi chiedere che l'Assessore al Bilancio — responsabile politico che dovrebbe tutelare i cittadini e le casse dell'Ente — chiarisca, anziché impegnare la sua parola in promesse dalle fondamenta d'argilla».