Amministrative Co-Ro, il centro destra sta virando verso una candidatura pronta e sicura
Bocche cucite, depistaggi e boutade ma nella casa sovranista-moderata-liberale la linea si fa sempre più chiara. Si punterà tutto su un nome sicuro. Rapani? Improbabile. Straface? Il giusto compromesso
CORIGLIANO-ROSSANO – Perché aspettare così tanto tempo per iniziare una campagna elettorale che ha una posta in palio altissima? È una domanda ricorrente in città, volta, più che a soddisfare una curiosità, a capire quali siano le mosse reali dell’unica parte politica che – se unita – potrebbe guastare i piano a Flavio Stasi lanciato verso un secondo mandato: il Centro Destra.
Proprio la grande casa liberale, sovranista, moderata nostrana, dopo la partecipatissima reunion di dieci giorni fa che sembra aver messo in luce più i difetti che le virtù della coalizione, continua a veleggiare verso l’appuntamento elettorale della prossima primavera senza un candidato sindaco.
Le parole del senatore Ernesto Rapani alla convention di Fratelli d’Italia, tenutasi domenica scorsa a Rende e durante la quale – inevitabilmente – si è anche parlato della Amministrative coriglianorossanesi, hanno trasmesso la sensazione che lo stesso maggiorente della Meloni in Calabria possa essere, se non il candidato sindaco, quantomeno uno dei papabili.
In realtà, le parole e la serenità di Rapani svelano molto di più che un nome (il suo entra in lizza anche se sembra più una boutade che non una proposta reale dato che il ruolo di parlamentare non è compatibile con quello di sindaco di un comune superiore a 5mila abitanti). Il centro destra non sarebbe in panne ma avrebbe già scelto, se non un nome, almeno una rosa di nomi. E sarebbero tutte persone pronte. Cioè, “politici di razza”, con un vissuto, che non hanno assolutamente bisogno di una preparazione lunga all’interno dell’opinione pubblica.
Ed il Centro Destra e affini (considerando anche la discesa in campo della cosiddetta società civile, del movimentismo moderato e di Azione non è assolutamente opzioni escluse dal centro destra) di gente “pronta” con un know-how spendibile da schierare a Corigliano-Rossano, a dire il vero, ne ha in buon numero. Parliamo di persone che già si sono confrontate con l’elettorato, che hanno vinto, che hanno amministrato. Ed è un piccolo universo fatto di costellazioni chiare e facilmente individuabili che va dallo stesso Ernesto Rapani, passando per Stefano Mascaro (che potrebbe essere l’opzione della società civile) ma anche e perché no del consigliere regionale Giuseppe Graziano, o ancora l’ex sindaco di Rossano Orazio Longo o l’ex deputato Giovanni Dima, per finire alla consigliera regionale Pasqualina Straface (che il prossimo anno andrebbe verso il tramonto del suo primo mandato legislativo a palazzo Campanella).
Ecco, lo scrivemmo esattamente due mesi fa, proprio il nome della pasionaria di Forza Italia era e rimane l’unico compromesso per un centro destra che vuole sfidare concretamente Stasi: donna, già sindaco di Corigliano, coriglianese (e questo è probabilmente il dato più persuasivo attorno alla persona), presente tra la gente e pronta per affrontare una campagna elettorale anche 30 giorni prima delle elezioni. È il profilo migliore sul quale la coalizione destra-centro-moderata possa trovare un momento di convergenza.
Sarà così? Non lo sappiamo e probabilmente non lo sapremo fino al prossimo anno, forse fino all’inizio di primavere (qualcuno addiritturasostiene che il candidato del centro destra è nell’Uovo di Pasqua... presagio!).
Una cosa è certa, più passa il tempo, i giorni, le settimane e i mesi, più aumentano le probabilità che il grande sfidante di Flavio Stasi possa essere un nome “scontato”.