"Rinascita Longobucco" chiede chiarezza sulle indennità di carica per amministratori e Presidenza del Consiglio Comunale
«Il Consiglio Comunale di Longobucco non ha deliberato su tale questione. Ci chiediamo quindi in base a quale disposizione di legge ed a quali direttive un altro organo comunale si è arrogato il potere di corrispondere le indennità di funzione?»
LONGOBUCCO - Il gruppo consiliare "Rinascita Longobucco" ha scritto una lettera aperta indirizzata al Sindaco affinché affronti la delicata questione delle indennità di carica per amministratori e Presidenza del Consiglio Comunale:
«Nell’ultimo Consiglio Comunale si è discusso molto di Bilancio e di politiche economiche e finanziarie locali, evidenziando una serie di violazioni, di incoerenze, di errori, di omissioni che secondo il nostro punto di vista rendono il Bilancio Previsionale del Comune di Longobucco un vero e proprio “guazzabuglio” che porterà l’Ente verso il dissesto! Oggi però vogliamo parlarvi di un’omissione, emersa sempre durante l’ultimo Consiglio Comunale, che riteniamo molto grave in quanto mette in evidenza un comportamento oltre che politicamente scorretto, probabilmente anche punibile penalmente e che noi condanniamo comunque con forza e determinazione. Infatti, due importanti figure della maggioranza che governa il nostro Comune ed in particolare l’Assessore con deleghe alle Politiche Sociali, alle Pari Opportunità, all’Igiene Pubblica ed alle Politiche della Scuola ed il Presidente del Consiglio Comunale non hanno mai comunicato all’Ente la loro posizione lavorativa al fine di determinare l’indennità di funzione che gli spetta per legge.
Ora ci chiediamo: l’Assessore ed il Presidente del Consiglio hanno un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato? Da quel che ne sappiamo noi si! E allora perché non hanno mai comunicato all’Ente la loro posizione lavorativa? Così facendo hanno causato un grave danno politico e d’immagine oltre che un probabile danno economico al Comune di Longobucco. Si potrebbe addirittura palesare una condizione di indebita appropriazione. Considerata la delicatezza della questione, chiediamo al Sindaco di congelare con effetto immediato le deleghe all’Assessore in attesa di un chiarimento politico e legale della questione ed al Presidente del Consiglio di autosospendersi dalla carica per la stessa motivazione. La tutela dell’immagine e dell’interesse delle Istituzioni deve essere una priorità assoluta per ogni Amministratore, non si può calpestare la dignità delle stesse attraverso leggerezze o comportamenti irrispettosi della legge».