Ai pescatori non è ancora stato pagato il fermo pesca del 2021. «Dal Governo solo belle parole»
Abate: «Non solo nessuna azione è stata intrapresa dal governo attuale per abbassare il costo del gasolio e dare un poco di respiro alle piccole emedie imprese della pesca, ma vi richiedendo ulteriori incompetenze burocratiche!»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Dal 3 settembre scorso, fino al 4 ottobre, è iniziato il periodo di sospensione temporanea obbligatoria della pesca, o fermo pesca, per molte marinerie della Calabria e anche la storica ed importante marineria di Schiavonea. C'è da sottolineare, però, che ai pescatori interessati alla misura ancora non è stato pagato il fermo pesca del 2021. Questo governo (e l'attuale ministro del MASAF Lollobrigida), che proclama di essere molto attento a chi "vuole fare" e a chi lavora non sostiene (come dovrebbe) dei grandi lavoratori come i pescatori».
Lo afferma Rosa Silvana Abate, che così continua: «In un periodo così difficile come quello che il settore della pesca sta vivendo per l'aumento delle materie prime, e soprattutto per il caro gasolio, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di tante piccole e medie imprese ittiche, i pescatori non hanno nemmeno percepito quella piccola boccata d'aria che è l'indennità per il fermo pesca dal 2021 ad oggi. Come decreto direttoriale del MASAF datato 01-08- 2023, gli interessati devono procedere anche alla integrazione della domanda, presentata nei termini nel 2021, a partire dal 16 ottobre prossimo e fino al 5 novembre del 2023. Vorrà dire che, presumibilmente, prima della fine di dicembre del 2023 (se tutto va bene e ci sono i soldi) i pescatori riceveranno la suddetta indennità dell'anno 2021».
«Ebbene, cari cittadini e cari operatori del settore pesca interessati, non solo nessuna azione è stata intrapresa dal governo attuale per abbassare il costo del gasolio e dare un poco di respiro alle piccole emedie imprese della pesca (e dell'agricoltura) ma vi richiedendo ulteriori incompetenze burocratiche! In ultima analisi, al momento, tutte le promesse fatte da questo governo in campagna elettorale e le loro " magiche soluzioni " ai vari problemi urlati nelle aule del Parlamento, nella scorsa legislatura, da esponenti di spicco dell'esecutivo attuale restano solo belle parole al vento! A nulla valgono i proclami che puntualmente vengono fatti dagli esponenti nazionali , regionali e locali appartenenti alla compagine governativa, perché la realtà dei fatti conferma che si sta smantellando anche quello che di utile ed essenziale era stato fatto a sostegno dei cittadini e dei territori. Di se e di ma son piene le fosse recita un vecchio detto... e di fosse il governo Meloni ne sta scavando tante!» conclude.