Il Governo taglia circa 58 milioni del Pnrr. I progetti finanziati in Calabria erano 59: ora cosa accadrà?
E quanto chiede il Movimento Co-Ro Pulita: «Il silenzio dei nostri rappresentati territoriali è imbarazzante ed assordante. Ormai siamo sempre di più dinanzi a rappresentanti di governo che del territorio»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Quello del taglio sui finanziamenti del Pnrr che erano destinati al recupero e la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata nelle regioni del Sud è una notizia che ha creato una ferita profonda nella società civile che si unisce a quel calderone di tagli ai finanziamenti Pnrr in danno alle comunità e di territori. Il Governo nazionale ha tagliato circa 58 milioni di euro del Pnrr per la riqualificazione e il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie. I progetti finanziati in Calabria erano 59».
È quanto afferma il Movimento CoriglianoRossano Pulita che così continua: «Il Comune di Corigliano-Rossano nell'ultimo anno ha intercettato circa 4 milioni di euro sia per la riqualificazione di una ex struttura sportiva ubicata in contrada Cardame per realizzare un centro a favore delle fasce deboli della città e sia per la demolizione del fabbricato confiscato in località Iacina, al posto del quale sarebbe previsto la realizzazione di un asilo nido. Ora bisognerà capire se questi tagli hanno colpito anche il finanziamento ottenuto dall'ente comunale. Il silenzio dei nostri rappresentati territoriali è imbarazzante ed assordante. Ormai siamo sempre di più dinanzi a rappresentanti di governo che del territorio».
«Le associazioni, le cooperative e gli enti locali che gestiscono i beni confiscati in tutta la Calabria hanno bisogno di risposte rapide, chiare e sicure. Hanno bisogno di sentire la presenza autorevole di uno Stato schierato apertamente e in modo credibile contro le mafie e la corruzione. La legalità non è una parola da spendere solo nelle occasioni pubbliche o partecipando a convegni. Ricordiamo le parole del Sindaco Stasi all'indomani della notizia del finanziamento delle due opere: "La mafia si combatte non solo con la repressione ma anche con lo smantellamento del suo patrimonio immobiliare e soprattutto con il riutilizzo di questo patrimonio a fini sociali, in particolare per l'aggregazione e l'inclusione, ovvero per il raggiungimento di obiettivi diametralmente contrari a quelli della 'ndrangheta. Ecco perché sono stati elaborati e proposti due interventi, entrambi presenti nella graduatoria dei progetti finanziabili, che serviranno a riqualificare proprietà appartenute alla mafia. Da queste azioni nasceranno una nuova struttura sportiva e un nuovo asilo, con grande beneficio della cittadinanza”. Ora c'è da comprendere il nostro governo da che parte starà».