In arrivo nuovi medici per il Serd di Rossano che «continuerà ad erogare i servizi»
L’Onorevole Straface: «Abbiamo messo in atto i passi necessari a dotare il servizio dei medici necessari a garantirne il corretto funzionamento»
CORIGLIANO-ROSSANO - «In qualità di Consigliere Delegato dal Presidente Occhiuto alle Dipendenze Patologiche seguo attentamente tutte le dinamiche sul territorio e per quanto riguarda il Ser.D di Rossano abbiamo messo in atto i passi necessari a dotare il servizio dei medici necessari a garantirne il corretto funzionamento».
Così in una nota l'Onorevole Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative e Consigliere Delegato alle Dipendenze Patologiche in riferimento alle notizie circolate nelle ultime ore relative al funzionamento discontinuo del Servizio Pubblico per le Dipendenze Patologiche di Rossano.
«Partiamo dal presupposto che il Ser.D. non è più funzionale soltanto alla somministrazione di metadone, ma si occupa di dipendenze a 360° come droghe, gioco d'azzardo, alcolismo, disturbi comportamentali per cui gli aspetti che prende in trattazione sono molteplici e pertanto l'attenzione da parte della governance regionale è massima e si mira a potenziarne il funzionamento, per cui le ipotesi di accorpamenti e chiusure sono da ritenersi infondate. In particolar modo poi quello di Rossano serve anche la Casa Circondariale per cui una chiusura o spostamento sarebbe impensabile. La carenza di medici è cronica e lo sappiamo, tenendo conto anche del fatto che è stato emanato un avviso pubblico ad hoc ma ben due medici in graduatoria hanno rifiutato di accettare l'incarico. Pertanto mi sono fatta carico del problema e ho concordato con il Direttore ASP Graziano la possibilità di incentivare due professionisti medici provenienti da fuori città che garantiranno con la loro presenza l'erogazione dei servizi. Si tratta di interventi sul breve periodo che in questa fase sono necessari a tenere avanti i presidi in attesa che entrino a regime le azioni di riforma messe in campo dal Presidente Occhiuto».