Il Mercato Ittico di Co-Ro potrebbe essere ad un passo dalla chiusura
È quanto paventa il consigliere Madeo (Azione): «Fusaro e il Stasi hanno serie difficoltà non solo ad uscire dalla fase di liquidazione, ma anche ad affrontare la quotidiana gestione commerciale, economica e amministrativa»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Altro che rilancio della infrastruttura commerciale attraverso un piano adeguato all'esigenze di mercato, Antonio Fusaro e il Sindaco, che ha trattenuto su di sé la delega alla pesca, hanno serie difficoltà non solo ad uscire dalla fase di liquidazione, nella quale la società Meris è impantanata da anni, ma addirittura anche ad affrontare la quotidiana gestione commerciale, economica ed amministrativa».
È quanto afferma Francesco Madeo, capogruppo di Corigliano-Rossano in Azione, che così continua: «Come gruppo Corigliano-Rossano in Azione avevamo anticipato ad Antonio Fusaro e al Sindaco, all'interno del Consiglio Comunale riguardante la fase di liquidazione della Società, le difficoltà che avrebbero intralciato i loro ambiziosi obiettivi chiedendo un approccio più realistico ed esprimendo enorme apprezzamento nei loro confronti se solo fossero riusciti a traghettare la Società Meris fuori dalla fase di liquidazione. Effettivamente la futura idea "rivoluzionaria" dell'Amministrazione, presentata proprio in Consiglio Comunale, non poggiava saldamente i piedi sui numeri registrati negli anni passati dagli uffici della Meris, per poter in qualche modo giustificare una sostenibilità economica immediata. Diciamoci la verità l'approccio scientifico era totalmente assente arrivando a proporre un sistema di aste online calibrato per commercializzare grandi numeri di prodotto ittico, che come Meris non trattiamo, vista l'elevata incidenza del costo di trasporto».
«Il nostro Mercato Ittico – spiega - ospita numerosi piccoli commercianti, molti dei quali intermediari, che provvedono loro stessi a garantire la fase di stoccaggio e trasporto fino ai mercatini rionali cittadini o alle singole pescherie. Quello che conta di più è che ancora oggi non solo non abbiamo avuto notizie sulla procedura giudiziaria pendente che riguarda la Società ma addirittura registriamo l'abbandono della Meris, avvenuto il 21 maggio 2023, da parte degli astatori storici che svolgendo l'incanto garantiscono, attraverso i propri canali commerciali, l'intero invenduto».
«La domanda viene da sé, come fa la Società Meris a portare avanti le aste senza due dei tre astatori? Chi garantisce la commercializzazione del pesce invenduto pagando i pescatori? Il meccanismo attualmente utilizzato è economicamente sostenibile? Consente alla Società Meris di uscire dalla fase di liquidazione? L'Amministrazione Stasi è in grado di garantire un futuro economico al comparto ittico cittadino rilanciando sul serio il Mercato Ittico o vivacchiate fino alle prossime elezioni?» conclude.