Tribunale, i cinquestelle si smarcano dalla polemica: «Non partecipiamo a prove tecniche di campagna elettorale»
La deputazione del M5S non smentisce la notizia del niet alla firma sul documento sottoscritto dal centrodestra ma aggiunge: «l’unico atto formale oggi utile e necessario per l’apertura del Tribunale di Corigliano Rossano deve venire dal Governo»
CORIGLIANO-ROSSANO - Si salda l'asse tra il M5S e Stasi che ormai è chiaro ed è palese. Volendo osare, quella che grillini e sindaco di Corigliano-Rossano stanno facendo ora potrebbe essere una vera e propria prova di alleanza in vista delle prossimi Amministrative 2024. La deputazione del M5S esce allo scoperto e puntualizza e conferma la notizia data dall'Eco dello Jonio nell'edizione di ieri sera (leggi qui) sul loro niet ad apporre la firma sul documento proposto da Rapani, Furgiuele, Graziano, Straface e De Francesco attraverso il quale invitavano il primo cittadino a produrre un documento formale di disponibilità dell'immobile in cui insediare l'eventualmente il restituendo tribunale.
Ora, al netto di una polemica, ormai esausta quanto inutile, che sta animando oltremodo il dibattito politico su un assunto, quello di garantire una casa alla sede giudiziaria, che dovrebbe essere "universalmente" e trasversalmente ovvio, rimane il curioso risvolto politico.
«Il M5S - si legge nella nota di precisazione dei pentastellati - da sempre sostiene ogni mobilitazione e azione politica e istituzionale che possa portare all’apertura del Tribunale di Corigliano-Rossano. Abbiamo accolto con favore le recenti dichiarazioni del Ministro della Giustizia e l’avvio dell’iter legislativo per l’approvazione di proposte di legge sulla revisione della geografia giudiziaria, tra le quali figura anche una proposta di legge del M5S alla Camera dei Deputati a prima firma Scutellà. Siamo consapevoli dell’importanza della causa per il territorio e allo stesso tempo di quanto sia complesso il percorso, proprio per questo abbiamo da subito manifestato ampia disponibilità ad azioni sinergiche votate all’obiettivo, senza interessi di partito e,conseguentemente ci asteniamo da ogni iniziativa di parte che non sia condivisa, né utile alla causa. Appare quantomai superfluo infatti rilevare che in questa fase, stante anche la disponibilità dell’immobile che ha già ospitato l’ufficio giudiziario, l’unico atto formale oggi utile e necessario per l’apertura del presidio di giustizia di Corigliano Rossano debba provenire dal governo del Paese».
Insomma, i grillini nel prendere le distanze dalla polemica, di fatto si avvicinano strettamente alle posizioni del sindaco Stasi che in una lettera aperta, stamani, ha espresso lo stesso loro concetto (leggi qui) e confermano di non aver firmato il documento - che pure gli era stato sottoposto dalla deputazione nazionale e regionale di centro destra del territorio.
Ovviamente, l'apertura o ri-apertura di un tribunale a Corigliano-Rossano è sicuramente una battaglia che non può avere colori politici ma soprattutto non può vedere (almeno in apparenza) scontento nessuno. Ed è chiaro anche che l'ultima e principale mossa dovrà essere quella del Governo Meloni. «Affermare il contrario - dicono sempre i pentastellati - offende l’intelligenza dei cittadini di Corigliano Rossano ed è volto unicamente a provare a buttare la palla in tribuna come sempre fa questa maggioranza da quando si è insediata. Attribuisce responsabilità proprie ad altri, sembra non accorgersi di avere responsabilità di governo e di non essere più all’opposizione».
E da qui la stoccata finale: «Il M5S dunque non intende prendere parte a prove tecniche di campagna elettorale del centrodestra in vista delle prossime amministrative e che trascendano l’effettivo perseguimento degli interessi comuni».