Primarie Pd, a San Demetrio pochi votano e perde l’opzione riformista
La riflessione di Meringolo, componente dell’assemblea Regionale Pd, sui risultati delle votazioni in «un territorio che ha bisogno della lungimiranza dei riformisti, come l'aria per respirare»
SAN DEMETRIO CORONE - «Tra i dati delle primarie che più fanno riflettere in Calabria c'è il dato di San Demetrio Corone dove il risultato premia l'opzione massimalista identitaria e perde, seppur di misura, l'opzione riformista».
È quanto scrive in una nota stampa Francesco Meringolo, componente dell’assemblea Regionale Pd, che così continua: «San Demetrio ha una lunga tradizione riformista non solo nell'epoca repubblicana, ma anche nel passato. È stato una culla della cultura e ha saputo sempre abbracciare le avanguardie più moderne, non fu un caso, infatti, se il suo storico liceo-ginnasio fu fucina risorgimentale e intellettuale per almeno due secoli».
«Le vicende locali, unite al vento populista che ha attraversato il Paese, questa volta, sembrano aver avuto il loro riflesso anche a San Demetrio dove, la scelta principale alle primarie, è stata la non partecipazione rispetto alla mobilitazione notevole delle primarie del passato. A questo punto, dovremmo chiederci se la sconfitta dei riformisti, a San Demetrio, vada oltre la vittoria chiara e indubitabile in tutta Italia di Elly Schleyn e se, come a San Demetrio, nel Paese vi sia stata una rinuncia a partecipare di quelle aree riformiste e moderate che pretendono pragmatismo e non semplici slogan impossibili da realizzare quando si governa».
«Da qui un appello alla grande tradizione riformista paesana e a tutti i riformisti sull'Aventino, affinché allarghino questa piccola riflessione e questo piccolo grido d'allarme per riallacciare i fili tra la comunità riformista sandemetrese che ha rappresentato un'avanguardia per tutto il territorio locale e in tempi più recenti una scuola politica per tutta la Calabria (nonché per il sottoscritto) di cui il Partito Democratico non può fare a meno per tornare ad essere determinante in un territorio che ha bisogno della lungimiranza dei riformisti come l'aria per respirare» conclude.