«Allo Spoke di Co-Ro è necessario ottimizzare spazi e reparti per migliorare il servizio»
Straface (FI) ha effettuato un sopralluogo nei due presidi accompagnata dal direttore sanitario Muraca: «Abbiamo ereditato una situazione sanitaria disastrosa esplosiva, mascherata dal dissesto»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Lo spoke di Corigliano-Rossano può e potrà migliorare di molto l’erogazione delle prestazioni sanitarie anche grazie alle aree interdivisionali, le unità operative appartenenti ad aree funzionali omogenee. Ciò non toglie, però, che la gravissima carenza di personale medico, infermieristico e socio assistenziale, permane».
Lo ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione Sanità, Pasquina Straface, al termine di un sopralluogo effettuato questa mattina nei due presidi dello spoke di Corigliano Rossano, il “Compagna” ed il “Giannettasio”.
«Ho incontrato il direttore sanitario, Luigi Muraca, e tutti i dirigenti medici dei reparti per fare il punto della situazione e apprendere dalla loro voce criticità, peculiarità e bisogni delle varie unità operative complesse. Anche per questo nella prossima settimana incontrerò il commissario dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano».
«Sono convita – prosegue la presidente della commissione regionale Sanità – che con una serie di interventi strutturali, alcuni di questi in fase conclusiva, e con l’ottimizzazione degli spazi nei due ospedali, si potrebbero risolvere molti problemi a chi vi lavora all’interno ed all’utenza, i cittadini. È il caso dell’oncologia, che se trasferita a Corigliano potrebbe vantare più spazio in modo da aumentare l’offerta sanitaria in un settore, quello oncologico, purtroppo in espansione e con il necessario supporto internistico che, invece, così risulta carente. Anche con questi movimenti ottimizzanti si potrebbe far respirare il Giannettasio, in cui si libererebbero spazi per gli altri reparti attualmente in sofferenza come quello di oculistica, che svolge un importante ed enorme servizio al territorio, ma in spazi angusti. Medesimo discorso potremmo farlo per anatomia patologica e soprattutto per il servizio di endoscopia, relegato in uno spazio assolutamente insufficiente. Anche per questi motivi monitoreremo i lavori del costruendo ospedale della Sibaritide, convinti come il presidente Occhiuto, che i lavori si concluderanno rispettando il cronoprogramma, ovvero entro il 2024».
«Purtroppo, come spesso sottolinea il governatore e commissario regionale alla Sanità, Roberto Occhiuto – dichiara ancora Pasqualina Straface – abbiamo ereditato una situazione sanitaria disastrosa esplosiva, ammantata e mascherata dal dissesto e da quegli ipotetici tre miliardi di debiti, cifra monstre che risulta essere inferiore, che in passato non ha consentito di affrontare i problemi legati alla carenza di personale e infrastrutturali. Oggi, invece, il presidente Occhiuto sta affrontando le grandi questioni con la programmazione a medio e lungo termine, anche grazie al Decreto Calabria, il contributo di solidarietà del Ministero della Salute e le interlocuzioni con lo stesso ministro Schillaci. I tempi, certo, non saranno brevissimi, così come quelli che serviranno per scalare la montagna più difficile, la carenza di personale sanitario, di medici. Ci auguriamo che i concorsi che le Asp calabresi stanno espletando ed i bandi di prossima pubblicazione possano servire a lenire la crisi».