4 ore fa:Mandatoriccio celebra il 4 novembre lanciando un messaggio agli studenti
3 ore fa:GenerAZIONI fa tappa a Rossano: il futuro dell’impresa italiana passa dal dialogo tra generazioni
1 ora fa:Dopo Rossanese-Trebisacce mano pesante del giudice sportivo
3 ore fa:Dai monti del Pollino ai vigneti del Crati: le cantine del nord est conquistano Golosaria Milano 2025
2 ore fa:"Nuove Radici" apre il dibattito a Co-Ro: partono gli incontri sulle grandi e piccole vertenze del territorio
8 minuti fa:Il "Palma Green Falcone Borsellino" sempre più europeo: parte la mobilità docenti di Eramus Plus
1 ora fa:Nuovo allestimento per la Pinacoteca di Saracena: in mostra le opere di metà Novecento
2 ore fa:Vertenza Enel, Straface: «Nessun posto di lavoro si deve perdere»
38 minuti fa:Cozzo del Pesco, monumento all'abbandono che "terrorizza" i bambini: «È un disastro, nessuno interviene»
4 ore fa:Anche Amendolara ha reso omaggio alle Forze Armate

Si riaccende la polemica sulle luminarie: «Co-Ro ha potenzialità gigantesche, sistematicamente umiliate»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – «Cos’hanno in comune le luminarie di Corigliano-Rossano con le luci d’artista di Salerno, le Favole di luce di Gaeta, le ghirlande festose che rendono magica Locorotondo, le installazioni del Villaggio di Natale di Tropea, l’albero di natale più grande del mondo di Gubbio, gli spettacoli di luce di Torino e l’evento Magic Light Festival di Como? Nulla. Tutte quelle citate, infatti, indiscusse attrazioni turistiche, sono state programmate, promosse ed installate infatti nelle piazze, proiettate sui palazzi gentilizi e distribuite lungo corsi e vicoli dei centri storici di quelle destinazioni. Anche quest’anno quelle luminarie appresentano, da settimane come ogni anno un’attrazione per migliaia di visitatori. Nella nostra Città d’Arte invece, che di centri storici ne può vantare addirittura due e con una dotazione architettonica ed identitaria distintiva di livello nazionale ed internazionale, le luci di Natale sono state accese in ritardo, non promosse da nessuna parte e, ciò che è assurdo, collocate altrove, ben lontano dai centri storici, in zone urbane sicuramente importanti ma non turisticamente attrattive e competitive. Ma non è tutto. A quale modello si è ispirata l’Amministrazione Comunale?».

È quanto chiede all’assessore comunale al turismo Costantino Argentino e al dirigente al ramo il consigliere comunale Adele Olivo sollecitando gli amministratori a spiegare inoltre, «sulla base di quale ulteriore e assurdo criterio, per quelle pochissime luminarie installate in extremis nei due centri storici, sempre più abbandonati e desolati, sono state comunque preferite alcune strade, lasciandone buie altre».

«Non solo sono state installate in ritardo, senza alcuna pianificazione e rincorrendo lamentele, richieste, proteste e proposte di cittadini o consiglieri comunali, ma non si riesce a cogliere il motivo in base al quale – aggiunge – l’assessore Argentino (o forse se ne è occupato il super dirigente esterno Soda) abbia puntato tutto su alcune vie comuni del territorio cittadino invece che sul fascino dei due patrimoni delle città alte».

«Per il centro storico di Rossano, per esempio, si ha una parvenza di festa solo da Piazza Santi Anargiri fino a Piazza Steri, salendo per via Martucci e scendendo per la Cattedrale. Per il resto, dalla centralissima Piazza Steri fino alla chiesa di San Domenico ed al San Marco domina il buio più totale. C’è una visione strategica dietro queste scelte? È stato forse adottato un criterio di densità demografica? Non ci risulta. Oppure quello della maggiore o minore presenza di attività commerciali? Non lo sappiamo. O, ancora, ha prevalso una modalità nuova di risparmio energetico per zone della stessa Città o in funzione della più facile logistica negli allacci elettrici? Nessuno lo sa. Ed è per questo motivo – conclude la Olivo – che ribadendo la massima considerazione e stima per tutta la rete commerciale del centro storico che, nonostante tutto resiste e tiene in vita una luce di entusiasmo più forte di ogni luminaria, vorremmo sapere dal silente assessore al turismo quale idea di turismo sta portando avanti rispetto alle attese e potenzialità gigantesche ma sistematicamente umiliate della terza città della Calabria». 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.