Nella protesta per il “caro gasolio” i pescatori di Schiavonea non sono soli
Straface (FI): «Indetto un tavolo di confronto per il primo giugno, con l’Assessore Gallo e altri rappresentanti. Inoltre siamo a lavoro per redigere un apposito Ordine del giorno in Consiglio Regionale»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Nella mattinata odierna ho partecipato (insieme all’Assessore Regionale all’Agricoltura, Forestazione e Pesca, Gianluca Gallo) al sit-in permanente di protesta indetto dagli operatori della storica marineria di Schiavonea, tra le più importanti del Meridione d’Italia, all’interno dell’area portuale cittadina. Iniziativa di protesta afferente il deplorevole fenomeno del cosiddetto “caro-gasolio”, avverso il quale ho inteso manifestare solidarietà e tangibile vicinanza agli stessi operatori e alle rispettive famiglie».
È quanto scrive in una nota stampa Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia, che così continua: «Nel ritenere giuste le rivendicazioni mosse, all’indirizzo del Governo, da armatori e pescatori del comparto ittico, di vitale importanza per l’economia della città di Corigliano-Rossano e dell’intero territorio provinciale e regionale, come Regione Calabria abbiamo inteso immediatamente attivarci, istituendo un apposito Tavolo di confronto e concertazione, provvedendo già alla sua celere convocazione per la data del prossimo mercoledì 1 giugno».
«Al suddetto Tavolo – spiega - prenderanno parte tutti i soggetti istituzionali direttamente coinvolti, compreso il Sindaco di Corigliano-Rossano, e le rappresentanze della locale marineria per addivenire a una pronta risoluzione della problematica e delle persistenti criticità derivanti. Inoltre, siamo al lavoro per redigere un apposito Ordine del Giorno sul tema da affrontare e discutere nella prossima seduta del Consiglio Regionale, al fine di coinvolgere la massima Assise calabrese nella sua interezza sui disagi e le difficoltà che affliggono gli operatori ittici».
«Il raddoppio dei costi del carburante è insostenibile e in queste condizioni, per molti pescherecci, scendere in mare rischia di rivelarsi a dir poco improduttivo. La protesta, civile ma determinata, non può che trovare comprensione e sostegno. Come rappresentanti del territorio in seno alla Regione Calabria abbiamo pertanto già avviato la doverosa mobilitazione istituzionale e terremo alta l’attenzione su questa vicenda» conclude.