Stagione balneare, Trento preoccupato per i tanti sequestri di stabilimenti sul demanio cariatese
Il capogruppo di Cariati Unita interroga il sindaco Greco per sapere le azioni che si intendano adottare per non affassoare l'economia turistica alla vigilia di una «stagione balneare incerta»
CARIATI - Il capogruppo consiliare di Cariati Unita, Leonardo Trento, ha presentato oggi un’interrogazione consiliare al sindaco di Cariati e alla giunta comunale relativamente a quanto sta avvenendo in questi giorni sul demanio marittimo con i sequestri da parte dell’autorità marittima di strutture balneari realizzate sul territorio comunale con regolare concessione.
«La richiesta - scrive Trento - fatta al Presidente della Giunta della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e all'Assessore Turismo, Marketing territoriale e Mobilità, Fausto Orsomarso dalla giunta comunale con la deliberazione n°12/2022 di disporre, alla vigilia di una stagione estiva incerta, l'abolizione del divieto di mantenere in loco per le concessioni demaniali stagionali, le attrezzature e/o strutture balneari amovibili, è assurda, demagogica e contrasta con quanto disposto dal piano comunale di spiaggia adottato in via definitiva con deliberazione di consiglio comunale n° 05/2019».
«Infatti - prosegue - il piano comunale spiaggia (PCS) è stato approvato con una serie di prescrizioni vincolanti, ben 13 da parte del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria che danneggiano fortemente i titolari di concessioni demaniali marittime del nostro comune. La prima delle quali dispone che “le concessioni demaniali non potranno essere mantenute permanenti per tutto l’anno in quanto non sussistono le condizioni di sicurezza per il loro mantenimento atteso che tutta l’area del PCS è soggetta al pericolo di erosione costiera”».
«Nella discussione svoltasi nel corso del consiglio comunale del 14/03/2019, il gruppo consiliare di Cariati Unita ha evidenziato più volte nel corso dei suoi interventi, senza alcun riscontro, la necessità di richiedere, prima della adozione definitiva del PCS, un confronto con il dipartimento ambiente della Regione Calabria a fine di rivedere nel merito tutte le prescrizioni vincolanti emesse dal proprio parere e che, se approvate, andavano ad incidere fortemente sullo sviluppo costiero comunale».
«Al fine di scongiurare tale evidente situazione avevamo richiesto di rinviare l’adozione di qualche settimana al fine di rimuovere dal Piano Spiaggia comunale tutti gli elementi ostativi dello sviluppo costiero e che erano palesemente nuocenti alla categoria dei balneari. Purtroppo, come sempre accaduto nel corso di questi anni, le nostre richieste sono rimaste inascoltate e la fretta di approvare il piano spiaggia ha portato oggi ad uno strumento urbanistico che danneggia
ulteriormente i già provati operatori balneari».
Con l’interrogazione il capogruppo Trento ha chiesto di sapere quali provvedimenti concreti ed urgenti il sindaco e la giunta comunale intendono adottare al fine di supportare le attività turistiche, alla vigilia di una stagione estiva incerta, con l’eliminazione dal PCS del divieto di mantenere in loco per le concessioni demaniali stagionali, le attrezzature e/o strutture balneari amovibili e quali azioni immediate di aiuto si intendono attivare in favore del comparto turistico balneare al fine di arrivare ad una rapida soluzione della problematica in precedenza evidenziata che sta arrecando ingenti danni agli operatori ed a tutto il comparto turistico comunale.