Ferrara (M5S): «Basta ai campi segreganti e allo spreco di fondi europei, si trovino soluzioni differenti»
L'eurodeputata: «Interventi urgenti e indifferibili per ridurre le forme di grave sfruttamento lavorativo, di marginalità e vulnerabilità dei lavoratori migranti nei Comuni delle piane di Sibari e di Gioia Tauro»
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BRUXELLES - «Basta sprechi di fondi europei sulla pelle dei migranti e dei braccianti stagionali, si trovi una soluzione dignitosa e di vera integrazione per chi oggi vive nella tendopoli di San Ferdinando e negli altri campi informali destinati ai migranti».
L'eurodeputata Laura Ferrara interroga nuovamente la Commissione europea sul Programma Su.Pr.Eme. Italia, finanziato nell'ambito dei fondi AMIF.
Gli interventi a valere sul suddetto programma risultano essere urgenti e indifferibili per ridurre le forme di grave sfruttamento lavorativo, di marginalità e vulnerabilità dei lavoratori migranti nei Comuni delle piane di Sibari e di Gioia Tauro.
«Eppure, nonostante le emergenze, oramai croniche – scrive in una nota la Ferrara - si continua a chiedere proroghe su proroghe dilazionando così l'impatto positivo delle sue azioni nelle aree più problematiche della nostra regione. Nella mia ultima interrogazione richiamo l'attenzione della Commissione europea sulla realizzazione a Taurianova di un sistema abitativo lontano dal centro urbano (oltre 8 km) destinato ai lavoratori migranti. Una soluzione logisticamente sfavorevole sia per i braccianti che per gli stessi imprenditori che usufruiscono della manodopera e i cui campi di raccolta risultano distanti dall'area individuata per le abitazioni».
«Lampante, - spiega - per la modalità segregante di tale intervento, lo snaturamento dei fondi europei. Una soluzione, dunque, che tale non è, in quanto quasi certamente questo specifico campo non permetterebbe il superamento e lo smantellamento definitivo della tendopoli ministeriale di San Ferdinando, soluzione dell'allora Ministro dell'Interno Matteo Salvini e rivelatasi fin troppo presto inadeguata e fallimentare».
«E di questo ennesimo fallimento – incalza - sembra già essere cosciente la Regione Calabria che anziché evitare lo spreco di denaro pubblico annuncia un nuovo finanziamento, ancora a valere su fondi europei, per l'installazione nel Comune di Gioia Tauro questa volta, in terreni di proprietà regionale, di moduli abitativi temporanei che potranno essere usati dai migranti. È quanto emerso dal tavolo di confronto convocato dal prefetto di Reggio Calabria al quale hanno partecipato, oltre al governatore Roberto Occhiuto, anche l'assessore e contemporaneamente senatrice della Lega, Tilde Minasi, e i sindaci di San Ferdinando e di Gioia Tauro. A questo centro-destra che governa la nostra Regione deve essere chiaro che ovunque vengano finanziati sistemi abitativi nella Piana con fondi europei, essi dovranno essere idonei ad eliminare gli attuali campi informali dell'area senza contraddire l'obiettivo di evitare separazione fisica e sociale delle persone».
«Se il campo che dovrà sorgere a Taurianova risulta già essere non in linea con gli obiettivi del Programma Su.Pr.Eme. si eviti lo spreco di queste risorse che possono essere impegnate in maniera più concreta e strutturale nel sistema di accoglienza della nostra regione. Bisogna finirla con questa mania di dare vita a nuovi potenziali ghetti come accaduto in passato ed iniziare a pensare soluzioni abitative integrate e per le quali si potrebbe utilizzare l'enorme patrimonio immobiliare pubblico e non solo troppo spesso abbandonato in situazione di grave degrado» conclude l'europarlamentare del M5S.