Il Senato affossa il decreto legge Zan, ecco alcune reazioni della politica Calabrese
Il presidente Iacucci: «L'Italia è pronta ma è bloccata dai soliti giochi di Palazzo». “Un’altra Calabria è possibile” scrive: «Portiamo avanti la lotta per i diritti civili»

COSENZA – Ecco le reazioni dei politici calabresi all'affossamento del Ddl Zan avvenuto in Senato.
Il presidente della Provincia di Cosenza Iacucci: «Da Roma a Milano e in molte altre piazze di Italia si sono svolte pacificamente manifestazioni “contro il buio dell'intolleranza” e contro l'affossamento del Ddl Zan avvenuto in Senato tra gli applausi e i festeggiamenti della destra più retriva. Queste piazze sono la dimostrazione di quanto la rappresentanza politica sia ormai lontana da coloro che dovrebbe rappresentare. L'Italia è pronta ma i soliti giochi di Palazzo hanno segnato una clamorosa battuta d'arresto nel processo di evoluzione socio culturale del nostro Paese».
«Non si tratta solo – continua Iacucci - di un'occasione mancata ma di una vera e propria vergogna che peserà, mi auguro, sulle coscienze di chi, nascondendosi dietro il voto segreto, ha deciso che ci sono diritti di serie A e diritti di serie B, che non tutti meritano di essere tutelati, che la mia libertà vale meno della libertà di qualcun altro, che le differenze sono divisive. Tutto ciò non è degno di un Paese civile. È veramente inaccettabile che si giochi sulla pelle delle persone e che nelle Istituzioni si festeggi per non essere stati capaci di tutelare chi vive quotidianamente violenze e discriminazioni per il proprio orientamento sessuale».
«Fuori da quel palazzo ci sono uomini e donne, nostri figli, vittime dell'odio ma anche una comunità unita che non si arrende e che ha illuminato le piazze di Italia e continuerà a farlo finché non ci sarà una legge di civiltà contro l'omotransfobia come in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, ma anche Croazia, Albania, Bulgaria, Cipro, Austria, Danimarca, Estonia, Grecia, Malta, Lituania, Irlanda, Islanda, Olanda, Romania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Lussemburgo, Monaco, Montenegro, Portogallo. Gran parte del Paese è a favore di questa battaglia. Siamo e saremo al loro fianco. Non si può fermare il futuro con una tagliola» conclude Iacucci.
Il Movimento politico “Un’altra Calabria è possibile” scrive: «Contro l'affossamento del DDL Zan, portiamo avanti la lotta per i diritti civili. La fotografia del Senato di giovedì ritrae un Paese al collasso morale. La peggiore destra d'Europa che applaude al medievalismo civile è il sintomo più evidente del degrado istituzionale e politico di questo momento storico. In questo quadro, l'infame alleanza contro i diritti civili, nascosta dietro il voto segreto, tra le destre e pezzi del cosiddetto liberalismo democratico, ci fa presagire uno scenario oscuro e analogo a quello che aprì le porte al ventennio fascista. Noi come Un'altra Calabria è Possibile esprimiamo il nostro totale dissenso nei confronti di questo atto. Crediamo che la giustizia e il riscatto sociale vadano di pari passo con la garanzia dei diritti civili per tutti e tutte. Finché si verrà discriminati per il sesso biologico come accade per le donne, per l'identità di genere o per la disabilità (che erano alcuni dei punti principali affrontati dal DDL Zan), allora vorrà dire che saremo ancora lontani da quell'altro mondo possibile, che noi immaginiamo aperto, solidale e giusto, senza discriminazioni».