Disabilità, Lefosse (Azione): «Le nostre proposte bocciate da Stasi, ma approvate dalla Regione»
Il referente di Corigliano-Rossano in Azione: «Il Peba e il Garante per i disabili, possono essere, il trade union di un percorso condiviso e armonico tra opposizione e maggioranza»
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CORIGLIANO-ROSSANO - «È diventata una proposta bipartisan, approvata in parte dalla giunta regionale di centrosinistra (targata Mario Oliverio) e completata dalla giunta regionale di centrodestra (targata Spirlì) ma bocciata dal consiglio comunale (targato Stasi) quella della realizzazione del "Piano di Eliminazione della Barriere Architettoniche" (PEBA) e della "Mappatura Sinottica della Disabilità"».
È quanto afferma in una nota stampa Giovanni Lefosse, referente di Corigliano-Rossano in Azione che così continua: «Attraverso il nostro consigliere comunale, Francesco Madeo, unitamente a tutti i consiglieri comunali di opposizione, abbiamo avanzato una proposta tesa al miglioramento concreto della vita dei disabili nella terza città della Calabria. Nonostante abbiamo registrato, come forza politica, un certo personale imbarazzo dell'assessore Donatella Novellis (già presidente dell'Unitalsi, presente nell'elenco delle Associazioni di volontariato promotrici dell'iniziativa alla giunta regionale), i consiglieri comunali di maggioranza, per un non ben precisata motivazione politica, hanno cestinato la proposta dell'opposizione, cioè quella della realizzazione di una Città accessibile per i cittadini diversamente abili. Una città che guardi al tema della disabilità come una sfida da vincere».
«Su argomenti del genere – aggiunge - cerchiamo, ancora una volta, di unire le forze di maggioranza e opposizione. Il PEBA e il Garante per i disabili, possono essere, il trade union di un percorso condiviso e armonico tra opposizione e maggioranza. Le politiche tese al miglioramento della vita dei disabili, sono una necessità per la città e non per una parte di cittadini».
«Ci auguriamo che il sindaco e l'assessore al ramo rivedano la loro posizione. Invitiamo il consiglio comunale nella sua interezza a correggere l'incompressibile dispetto fatto più ai cittadini diversamente abili che ai consiglieri comunali di opposizione» conclude.