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Consiglieri di “NuovaMente insieme per Paludi” al Prefetto: «Illegittima convocazione del Consiglio comunale»

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PALUDI - «Con nota del Comune di Paludi prot. n. 2131 del 23 giugno 2021, i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “NuovaMente Insieme per Paludi” sono stati informati della convocazione del Consiglio comunale in data 29/06/2021, ore 18.00. Per i motivi di seguito esposti, che si prega di voler valutare nella loro gravità al fine dell’adozione di ogni atto conseguente, si comunica che i suddetti consiglieri non prenderanno parte alla seduta del consiglio comunale in oggetto. Una dolorosa decisione dettata dalla volontà di non rendersi parte attiva in quella che, a tutti gli effetti, è una violazione di leggi, norme, regolamenti che non può essere sottaciuta e che memoria d’uomo ricordi».

È quanto affermano in una nota stampa i consiglieri comunali Luigi De Simone, Ferruccio Leone e Isabella Cortese che aggiungono: «Senza voler entrare nel merito dei contenuti dei documenti portati all’esame del Consiglio comunale, si segnala che i sottoscritti consiglieri sono stati informati degli atti deliberativi connessi, ben sette mesi dopo l'approvazione dello schema triennale dei lavori pubblici inficiando, di fatto, i poteri di informazioni in capo agli scriventi».

«Inoltre – continuano - la delibera di Giunta n. 71 del 04 novembre 2020 avente ad oggetto l'approvazione dello schema di programma dei lavori pubblici è stata pubblicata e consegnata ai consiglieri comunali oltre sette mesi dopo la sua adozione e quindi ben oltre i quindici giorni previsti dal regolamento di contabilità. A ciò si aggiunge la forte compressione dei tempi assegnati per la presentazione di eventuali osservazioni in merito (trenta giorni); infatti in appena nove giorni si è arrivati all'approvazione in consiglio comunale del programma triennale dei lavori pubblici. Una procedura amministrativa che non ha rispettato, nemmeno in minima parte, quanto dettato dalla normativa vigente in merito all'approvazione di tali adempimenti».

«È stato concesso – spiegano - ai consiglieri, da parte del responsabile area finanziaria, il termine di sette giorni per la presentazione di eventuali emendamenti, azzerando di fatto l’ulteriore e preventivo periodo di giorni dieci della comunicazione di avvenuto deposito. I giorni previsti già nella fonte primaria di diritto per il deposito degli atti in segreteria, ammontano da regolamento comunale di contabilità in almeno dieci giorni; il numero di giorni previsti per la presentazione di eventuali emendamenti ammonta a numero sette. Stante la situazione creatasi, non si è nelle condizioni di poter assicurare l'espressione di un voto consapevole in seno al Consiglio comunale».

«Tali violazioni – continuano - e false applicazioni, per quanto già opportunamente segnalato dagli scriventi a Sua Eccellenza Il Prefetto di Cosenza, rappresentano la sintesi della condotta omissiva e lesiva posta in essere dall'esecutivo comunale, dagli uffici e dal Segretario comunale. L'approvazione del bilancio di previsione finanziario 2021/2023 è stata intesa dalla casa comunale come una corsa contro il tempo al fine di scongiurare lo scioglimento del Consiglio comunale, dimenticando che tale documento è strumento fondamentale di programmazione e di controllo dell'ente e che la sua approvazione è il momento più alto e pregnante della vita amministrativa di un Comune, dal quale non si può e non si deve escludere nessuno, a maggior ragione quanti sono chiamati a rappresentare la metà dei cittadini di Paludi».

«Questo quadro istituzionale cosi raccapricciante è lesivo non solo dei diritti e dei doveri dei consiglieri di opposizione ma anche del vivere democratico. Richiede l'intervento urgente delle Autorità in indirizzo, fermo restando che i sottoscritti consiglieri comunali si attiveranno nelle sedi competenti al fine di tutelare i diritti connessi all'esercizio del mandato elettorale e per il rispetto dei principi di cui all'art. 97 della Costituzione».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.