Stasi ed un giro di boa amministrativo che passa alla storia con un «nulla cosmico»
Avanguardia Libera bacchetta il Sindaco di Corigliano-Rossano e dopo il terremoto giudiziario che ha investito la Polizia Locale chiede le dimissioni del segretario comunale, Paolo Lo Moro: «Un atto di garanzia e tutela per le indagini»

CORIGLIANO-ROSSANO – Avanguardia Libera a piedi uniti sul sindaco e sull’Amministrazione Stasi dopo lo scandalo giudiziario che ha coinvolto la Polizia locale ed il segretario generale dell’Ente. Il movimento che conta anche un consigliere comunale all’interno dell’assise civica di Corigliano-Rossano (Raffaele Vulcano) parte da qui per “snocciolare” un bilancio – a suo avviso – impietoso di questi quasi due anni e mezzo di gestione Stasi.
«Un giro di boa – si legge nella nota dell’esponente di Avanguardia Libera, Marco Graziano - che, tra polemiche, ricatti, concorsi discussi, spese folli ed indagini della locale Procura della Repubblica si avvicina a spegnere le due candeline dalla sua pomposa nascita in un crescendo di contraddizioni e fin troppo anticipate inettitudini che, purtroppo, erano state largamente previste e lungamente anticipate».
Non sono teneri con i commenti quelli di AL che con un «nulla cosmico» bocciano senza appelli l’azione amministrativa di Stasi: «zero programmazione, zero idee di sviluppo sostenibile, zero rilancio dell’economia locale e della rete agroalimentare del territorio, zero contributo al tavolo di discussione Enel, zero autorevolezza in campo sanitario e strategico». Tant’è che il risultato ottenuto da questa «mirabolante amministrazione» si legge in un «contesto sociale ed urbano a dir poco sconfortante con la città più grande della Calabria del Nord piegata su stessa, incapace di reagire e porsi da capofila, per come sarebbe stato auspicabile al pari di altre realtà similari, proiettate in una crescita senza precedenti».
E tutto questo non solo basta ad archiviare l’azione politico-amministrativa di Stasi ma – con più danno – starebbe fomentando quel «pericoloso “sentiment"» della secessione ed il ritorno alle due ormai estinte municipalità.
«In questo contesto grottesco – aggiunge Graziano - è notizia di cronaca di questi giorni la avviata attività d’indagine della Procura della Repubblica di Castrovillari relativa a presunte irregolarità ed abusi perpetrati da alcuni apicali funzionari del Comando di Polizia Municipale della città. Sul punto, ben lungi dall’operare critiche e/o meglio esprimere pareri sull’operato della Magistratura o, sull’indiscutibile buon nome e cristallina onorabilità dei soggetti attenzionati dalle indagini, quello che lascia sgomenti è l’atteggiamento paradossale di un Sindaco – scrive - che a giorni alterni si dice garantista o giustizialista ( a seconda della convenienza), e che ben lungi dall’esercitare le sacrosante prerogative che la Legge impone in situazioni di tal fatta, attraverso una laconica comunicazione in pieno stile pilatesco, non prende alcuna posizione attendendo da buon “temporeggiatore”, che compaia un segno divino o meglio che il guaio si risolva da sé».
«Tale atteggiamento -precisa ancora Marco Graziano - volutamente omissivo, palesemente figlio di una incapacità politico-amministrativa, purtroppo alimenta ancor oltre un clima di inaffidabilità delle istituzioni cittadine che di fatto, si traducono in un sempre maggiore scollamento tra il Palazzo ed il paese reale. Pretendiamo, come forza di opposizione anche rappresenta in Consiglio, che il Sindaco prenda una decisa presa di posizione su tale grave accadimento, che provveda all’immediato invito alle dimissioni del Segretario Generale, atto necessario ed auspicabile e, se del caso, provveda alla sua immediata rimozione onde consentire il regolare espletamento delle indagini ciò a garanzia sia del Dott. Lo Moro persona per bene sia della imparzialità e trasparenza della macchina amministrativa, poiché, - conclude - è il caso di rammentarlo a qualche smemorato, Noi garantisti lo siamo sempre stati».