Crisi da coronavirus, Saccomanno (Lega): «La chiusura delle attività è stato un duro colpo per l’economia territoriale»
«Bisogna sospendere i tributi ed eliminare il Durc. Riaprire le zone non pericolose e concedere un sostegno alle attività commerciali»
CATANZARO - «Le chiusure indiscriminate degli esercizi relativi agli operatori turistici, ristoratori ed attività connesse è stato un pesante colpo per l’economia del territorio ed in particolare per quelle zone che vivono di solo turismo. Anche per tali categorie è emersa la assoluta mancanza di organizzazione e di un piano comprensibile e strategico».
È quanto scrive Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale Lega, in un comunicato stampa.
«Non è, assolutamente, tollerabile che si continui, dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia, a navigare a vista. Tale situazione ha comprovato la fragilità dell’azione di governo e la mancanza di una visione complessiva delle condizioni in cui vivono le diverse regioni. La Calabria ora esce dalla zona rossa per la diminuzione dei contagi».
«Ma, nessuno dice che il vero problema della nostra regione è il sistema sanitario, ove è visibile oggettivamente il fallimento delle misure che dovevano essere assunte e che, invece, nulla si è fatto. La Lega ripetutamente ha chiesto che si procedesse con un piano strategico per cercare di ovviare alle limitazioni imposte dal Covid. Ma nessuno è stato in grado di assumere le conseguenti e indispensabili determinazioni».
«E, allora – continua Saccomanno -, oltre che alla dovuta accelerazione sui vaccini da parte del Commissario, è necessario che si proceda alla liberazione delle zone ove il contagio è quasi inesistente o minimo, con riapertura delle strutture alberghiere, di ristorazione e turistiche, e con la immediata concessione dei ristori da parte del Governo che finora sono rimasti solo come proclamo. I calabresi non hanno bisogno di illusioni, ma di azioni concrete. Ma ciò non è ancora sufficiente».
«Appare veramente indispensabile che si elimini il vincolo del Durc, non essendo concepibile che si possa chiederlo ad un’azienda ferma da oltre 16 mesi. Così come alla regione si chiede, espressamente, l’utilizzo concreto dei propri fondi per offrire un minimo di respiro alle imprese turistiche con l’approvazione di un bando immediato e con criteri semplici e attuabili celermente. Ed in tale contesto è intollerabile che si chieda il pagamento delle tasse a soggetti che non hanno lavorato per tantissimo tempo a causa del Covid».
«La Lega, quindi – conclude -, chiede al Governo di voler seriamente assumere delle azioni concrete con un sostegno reale (sospensione tasse, ristori immediati, eliminazione del Durc) e alla regione di sospendere i tributi di competenza, di concedere immediatamente i ristori necessari essendoci a disposizione somme rilevanti, di disporre le riaperture delle zone non pericolose e di predisporre una strategia per accompagnare gli operatori turistici per l’imminente periodo estivo».
«Un’azione complessiva che sia reale, essenziale, immediata e che consenta a tutti gli operatori turistici di poter riprendere un percorso interrotto dal Covid, ma principalmente aggravato dalla impreparazione ed incompetenza di chi avrebbe dovuto agire con una strategia complessiva e adeguata ai territori».
(Il Quotidiano del Sud)